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Incidenti stradali

Muore in un drammatico incidente, alla guida il figlio: le dinamiche non sono chiare

Drammatico incidente avvenuto lungo la S 33 bis, in direzione Perugia, all'altezza del chilometro 93. Vittima del frontale una donna che, al momento dell'impatto, si trovava in auto con il figlio

Ci sono casi in cui un sorpasso azzardato può anche costare la vita di una persona. Un gesto dettato da un attimo di fretta, dalla follia di una quotidianità frenetica che porta a spingere il piede sull’acceleratore per arrivare prima. Una manciata di minuti risparmiati, niente di più. Minuti che si vorrebbe riavere indietro quando la propria auto si scontra con un’altra, spezzando inesorabilmente la vita di una persona che neanche si conosce e che non si era mai visto prima. Deve aver pensato questo l’uomo adesso indagato per omicidio colposo “per aver omesso di comportarsi – come si legge nel capo d’imputazione – in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione stradale; omettendo inoltre di usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti”.

I fatti – L’uomo stava percorrendo la S 33 bis, in direzione Perugia,  quando all’altezza del chilometro 93 è avvenuto il drammatico impatto. Un incidente dalla dinamica confusa, come specifica l’avvocato Michele Capocchi, difensore dell’uomo. L’auto dove, infatti, si trovava la donna, insieme al figlio che era alla guida, non è chiaro a che velocità procedesse. Una manovra, forse, azzardata anche da parte del familiare della vittima che oggi, 8 gennaio, davanti al giudice delle udienze preliminari Avenoso si è costituito parte civile. Un incidente quindi dai contorni confusi come lo è la maggior parte dei sinistri stradale.  Un incidente che, nonostante sia finito davanti al giudice per chiarire responsabilità e dinamiche, non ridarà di certo indietro la vita alla vittima. 

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