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Incidenti stradali

Tragedia a San Giustino, quel rettilineo pericoloso che miete vittime: 22 anni fa altri quattro 18enni persero la vita

C'è bisogno da parte delle istituzioni locali e regionali di trovare delle soluzioni per rendere più sicura questa strada di confine. L'appello del sindaco di Santa Maria Tiberina

Un rettilineo in teorisa come molti, dove si corre un po' troppo, a doppio senso di marcia, che incontra un ponte in questa terra di confine tra l'Umbria e la Toscana. Ma questo purtroppo non è  un rettilineo come tutti gli altri ma una sorta di buco nero che, a distanza di anni, si manifesta e divora la vita di molti automobilisti e dei loro passeggeri, soprattutto se giovanissimi. 

Questa notte il "buco nero" di Altomare si è risvegliato e in pochi istanti si è portato via la vita di 4 giovanissimi (la più giovane 17enne, il più grande 22 anni) che volevano andare in una discoteca toscana, distante pochi chilometri. Sul colpo sono deceduti  Natasha  Baldacci, Gabriele Marghi e Nico Dolfi e Luana Ballini dopo l'improvvisa fuori uscita di strada e il conseguente scontro con un terra-pieno in cemento. Una tragedia che ha sconvolto tutta questa valle solcata dal Tevere, un po' umbra e un po' toscana, dove i giovani del posto si spostano liberamente per andare a scuola, sport e locali dove trascorrere la sera.

Sconvolti per la morte di quei giovanissimi, che potevano essere i figli di tutti, ma anche per il fatto che, sempre di dicembre, ma di 23 anni, su questa strada ci fu un'altra strage di giovanissimi: quattro anche stavolta, un ventenne e tre di 18anni  (Michele, Simone, Matteo, Massimiliano). Dal buco nero si salvò un quinto ragazzo, anche lui da poco maggiorenne. Una lapide ricorda questi ragazzi che finirono contro un albero. Si trova duecento metri dopo quella colonna porta segnaletica dove altri quattro ragazzi hanno perso la vita.

Otto vittime in 23 anni... sono una enormità e devono far riflettere le istituzioni locali e regionali sulla gestione di questo rettilineo troppo pericoloso. Vanno presi provvedimenti tecnici e allo stesso tempo va potenziata la cultura della sicurezza stradale tra i giovanissimi. Lo chiede anche il Sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, Letizia Michelini: "Come Sindaco sento il dovere di chiedere a tutte le istituzioni e autorità competenti, di fare ancora di più per promuovere la sicurezza stradale tra i giovani, in ogni luogo, sia esso sociale o educativo".

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