Per evitare gli incidenti stradali con cinghiali e caprioli, dissuasori olfattivi lungo le strade
La Regione dell'Umbria ha speso due milioni di euro in due anni come risarcimento per gli automobilisti. Oltre 15mila animali finiscono sotto le ruote delle auto. Ecco il progetto per evitare incidenti: recinzioni ma anche richiami visivi, olfattivi e audio
Due milioni di euro in 24 mesi. E' quanto la Regione dell'Umbria ha dovuto versare come copertura ai cittadini per gli incidenti stradali causati da animali selvatici agli automobilisti. E sono soprattutto cinghiali e caprioli i protagonisti in Umbria della maggior parte dei sinistri. I due milioni di euro di risarcimenti in questioni sono soltanto inferiori a quelli provocati all'agricoltura di casa nostra.
Cifre che, ai tempi dei tagli, la Regione dell'Umbria non può più permettersi. Da qui il progetto LIfe strade che può contare su un budget totale di 1 milione 978 mila euro, è coordinato dalla Regione Umbria con l'associazione delle Regioni Toscana e Marche, le Province di Terni, Perugia, Siena, Grosseto, Pesaro-Urbino ed avrà termine il 31 marzo 2017.
L'opera di prevenzione riguarda l'immissione di recinzioni lungo la carreggiata, di segnaletica stradale e soprattutto la diffusione di dissuasori ottici, acustici e olfattivi che dovrebbero scoraggiare l'attraversamento della strada da parte della fauna selvatica in caso di passaggio di un veicolo. Solo nel nostro paese si calcola che in ciascuna provincia oltre 15.000 animali vengono travolti ogni anno, con una tendenza che è in continua crescita. "Gli incidenti stradali causati dagli ungulati - ha spiegato l'assessore regionale Cecchini costituiscono motivo di preoccupazione sia per quel che concerne l'incolumità degli automobilisti, sia per le ricadute economiche legate agli indennizzi che gli enti preposti sono tenuti a pagare ogniqualvolta questi eventi si verificano".