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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio stradale plurimo, nell'incidente morirono 3 pazienti disabili: 40enne a processo

Accusata di omicidio stradale plurimo l'operatrice socio sanitaria, una quarantenne di origini rumene e residente a Castiglione del Lago, ha chiesto ieri di essere processata con rito abbreviato. In un secondo fascicolo è parte offesa

Era al volante del minvan in cui, in seguito ad un incidente, morirono tre disabili. Accusata di omicidio stradale plurimo l'operatrice socio sanitaria, una quarantenne di origini rumene e residente a Castiglione del Lago, ha chiesto ieri di essere processata con rito abbreviato. 

Il terribile schianto avvenne il 2 marzo del 2020 lungo la provinciale 28 Siena-Cortona. Erano le 20 circa e il minivan stava facendo rientro a Villa Mimosa, la residenza assistenziale che si trova a Ferretto, quando il veicolo uscì fuori strada finendo prima contro un albero e poi in fossetta.  Due passeggeri morirono sul colpo, il terzo durante i primi soccorsi: si chiamavano Selene Foschi, 43 anni di Livorno, Luigi Romano, 45, di Firenze ma originario di Napoli, e Ivan Osmeri, 45, di Passignano sul Trasimeno. Gli altri quattro passeggeri e la donna al volante, oggi imputata, rimasero feriti. 

Sulla vicenda la procura di Arezzo aprì subito un'inchiesta: il reato contestato è omicidio stradale plurimo. Secondo il pm che ha coordinato le indagini, Marco Dioni, potrebbero esserci profili di colpa sulla condotta di guida della donna. 

La 40enne però è anche parte offesa in un secondo fascicolo, nel quale si sollevano perplessità sul fatto che fosse una oss a ricoprire il dupilce compito di autista e accompagnatrice di sette pazienti psichiatrici, senza avere il supporto di altri operatori. 

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