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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Parte un colpo di fucile dall'auto e ferisce il compagno di caccia: sotto processo per lesioni gravi

L'imputato è anche accusato di omissione di soccorso per aver ritardato la chiamata al 118

Avrebbe sparato al compagno di battuta di caccia e poi avrebbe ritardato i soccorsi. Un uomo di 48 anni, difeso dagli avvocati Luca Dattolo e Alessio Spinelli, è sotto processo per lesioni personali gravissime e omissione di soccorso a seguito di incidente di caccia.

Secondo l’accusa l’imputato, entrando nella jeep, avrebbe fatto partire incidentalmente un colpo dal fucile che stava appoggiando sul sedile. Dal fucile posizionato in quel modo, secondo l’accusa, sarebbe appunto partito un “colpo che attingeva il compagno di caccia all’avambraccio destro procurandogli una ferita da arma da fuoco avambraccio a destra con perdita di sostanza cutanea, muscolare, tendinea e ossea regione ulnare, frattura radio con mobilità superiore radiale presente ipovalida”.

Il ferito avrebbe riportato una “incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni e l’indebolimento permanente della funzione prensile” di mano e braccio.

La Procura di Perugia contesta anche l’omissione di soccorso in quanto l’indicente di caccia sarebbe avvenuto alle 10.50 del 17 ottobre del 2019, nella campagna di Gubbio, ma la richiesta di soccorso sarebbe stata fatta solo da un altro cacciatore sopraggiunto in seguito. Sarebbe stato quest’ultimo a chiamare il 118 alle 12.01.

La vittima, un 53enne, si è costituita parte civile tramite l’avvocato Pietro Gigliotti. Oggi le parti si trovano davanti al giudice per la prima udienza dibattimentale con la presentazione delle liste di testimoni e di documenti da produrre in giudizio.

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