INVIATO CITTADINO Incidente del sabato sera blocca per tre ore via Calindri
Il problema è sempre quello: la mancanza della striscia di mezzeria impedisce di tenersi “dalla parte della ragione”, ossia nella propria carreggiata
Incidente del sabato sera blocca per tre ore via Calindri. È accaduto intorno alle 21:00 e la strada è rimasta chiusa fino alla mezzanotte. Ritardo di ambulanza, municipale e vigili del fuoco. Si sa che il sabato c’è parecchio lavoro e qualche dilazione è comprensibile, ma tre ore complessive di blocco totale sono decisamente troppe.
Il problema è sempre quello: la mancanza della striscia di mezzeria impedisce di tenersi “dalla parte della ragione”, ossia nella propria carreggiata. Sono anni che residenti (e non) chiedono di realizzare quella striscia, nel tratto alto di via Calindri, a seguitare salendo da via Torelli fino alla confluenza con via Annibale Vecchi. Ma senza alcun risultato. Capita spesso che i residenti di prossimità sentano il botto e, senza meravigliarsi troppo, dicano “Senti che sorba. Eccone un altro”.
Perché c’è chi, specie in senso discendente, piglia l’abbrivio e viene giù a rotta di collo, invadendo la carreggiata opposta e colpendo il malaugurato che viene su in salita dalla propria parte.
La risposta ufficiale, alla domanda di segnare la linea divisoria, è stata “non si può tracciare la striscia di mezzeria in una strada di larghezza inferiore agli otto metri”. Certamente è così. Ma realizzarla – sebbene in colore giallo, come per la segnaletica provvisoria – comporterebbe il vantaggio che, almeno, l’utente si terrebbe più dalla propria parte. Così, senza alcuna indicazione, c’è chi si sposta inconsapevolmente, anche se colpevolmente, dalla parte opposta, invadendo e andando a impattare con lo sfortunato che procede dalla direzione contraria.
Accade, è accaduto più volte e continuerà ad accadere. Per quel che può valere, raccontando un’esperienza concreta, l’Inviato Cittadino ci è passato una volta e la responsabilità è stata discussa, proprio in ragione di quella demarcazione omessa, che poteva almeno valere come indicazione.
Adesso, per terra e sul marciapiedi (foto), i segni in verde delle ruote delle due vetture che sabato scorso hanno giocato all’autoscontro.
Meglio una linea gialla di demarcazione che quegli otto segni a marcare la posizione delle ruote.
Per colmo del ridicolo, sempre sabato scorso, un automobilista in discesa non ha notato i triangoli che segnalavano l’incidente e di botto li ha catapultati in aria. Qualche danno, molta paura, parecchio disagio. Alcuni studenti che dovevano rientrare in via Torelli hanno dovuto prendere la lunga per via Tassi e via Purgotti. Perché tanti danni e inutile disagio per non voler tracciare una semplice riga?