rotate-mobile
Cronaca

Inchiesta sanità, i pm chiedono i domiciliari per Barberini e l'associazione a delinquere per nove persone

Udienza al Riesame, la Procura chiede che l'ex assessore (ancora consigliere regionale) torni agli arresti domiciliari

Arresti domiciliari per Luca Barberini e il riconoscimento dell'ipotesi dell'associazione per delinquere per nove persone, tra dirigenti medici e manager della sanità. Queste le richieste della Procura di Perugia, presentate al Tribunale del Riesame. I pm Abbritti e Formisano hanno chiesto per l'ex assessore, ancora consigliere regionale, indagato nell'inchiesta sulla sanità in Umbria e rimesso in libertà dopo l'interrogatorio di garanzia, il ripristino della misura cautelare degli arresti domiciliari. 

VIDEO Inchiesta sanità, Bocci davanti al giudice per l'interrogatorio

Per quanto riguarda l'ipotesi dell'associazione per delinquere chiesta dai pm, il gip Valerio D'Andria l'aveva esclusa dall'ordinanza che ha portato agli domiciliari l'ex segretario del Pd dell'Umbria Gianpiero Bocci, l'ex direttore amministrativo dell'Azienda Ospedaliera di Perugia Maurizio Valorosi e l'ex direttore generale dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia Emilio Duca. Nell'inchiesta è indagata anche Catiuscia Marini, che ha ieri ha ufficializzato le dimissioni da presidente della Regione Umbria. 

Oggi Gianpiero Bocci è comparso davanti al Gip Valerio d'Andria per l'interrogatorio. L'ex segretario del Partito Democratico aveva chiesto la revoca dei domiciliari al tribunale del Riesame, che ha rigettato l'istanza. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inchiesta sanità, i pm chiedono i domiciliari per Barberini e l'associazione a delinquere per nove persone

PerugiaToday è in caricamento