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Cronaca

Inchiesta sanità, il gip: una "abituale attività illecita" sulle assunzioni. Anche sesso per l'aiutino

Numerose telefonate finiscono all'attenzione degli investigatori per ricostruire il presunto sistema di ingerenza sui concorsi

“Una prolungata ed abituale attività illecita (…) mediante la quale sono state condizionate e sostanzialmente falsate le procedure di selezione del personale dell'azienda ospedaliera”. Sta in queste poche parole la sintesi dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia, pm Abbritti e Formisano, che ha iscritto nel registro degli indagati 35 persone, tra cui la presidente della Regione Catiuscia Marini e Walter Orlandi, e ha chiesto e ottenuto dal gip quattro misure cautelari ai domiciliari per l'assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, il segretario del Pd, ed ex sottosegretario Gianpiero Bocci, per il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca, e quello amministrativo Maurizio Valorosi.

Concorsi alterati, secondo l'accusa, con punteggi aggiustati a tavolino da commissioni compiacenti e indirizzati dai vertici politici, prove d'esame falsate per concorrenti già informati sui contenuti delle prove stesse, e componenti delle commissioni stesse stabiliti “tatticamente” e in precedenza, alterando poi documenti ufficiali: “reiterati reati di rivelazione di segreti di ufficio, falso ideologico in atto pubblico e abuso di ufficio” per il gip che accoglie le richieste degli inquirenti. E in questo vortice di telefonate, segnalazioni, domande comunicate, rientrano primari, direttori amministrativi, futuri dirigenti, con un episodio dove la moneta di scambio per la conferma di un ruolo dirigenziale, ricostruiscono gli inquirenti, sono favori sessuali.

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