Sanità, si allarga il numero degli indagati nella maxi inchiesta dell'Umbria
Quattro misure cautelari, sei sospensioni e trentacinque persone iscritte nel registro degli indagati nella maxi inchiesta umbra volta a scoperchiare un vaso di pandora di presunti concorsi "pilotati" all'ospedale di Perugia
Quattro misure cautelari, sei sospensioni e trentacinque persone iscritte nel registro degli indagati nella maxi inchiesta umbra volta a scoperchiare un vaso di pandora di presunti concorsi "pilotati" all'ospedale di Perugia. Ma il numero delle persone coinvolte, a vario titolo, nell'indagine, è pronto ad allargarsi.
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Secondo le agenzie il numero degli indagati è destinato a salire; contestazioni sono state mosse a quei testimoni la cui versione non risulta del tutto attendibile. Insomma, la maxi inchiesta va avanti dopo aver portato già ai domiciliari l'ormai ex dg Emilio Duca, l'ex assessore Barberini, l'ex segretario regionale dei Dem, Gianpiero Bocci e Maurizio Valorosi, direttore amministrativo. Tra gli indagati "eccellenti" risulta anche Catiuscia Marini (ieri ha rassegnato le dimissioni da Presidente della Regione Umbria, ndr) che ha da subito ribadito con tenacia la sua "estraneità" da "pratiche di esercizio del potere che non siano rispettose delle regole e della trasparenza".
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Un vero e proprio terremoto che ha scosso le fondamenta di un presunto sistema "clientelare" tale da indurre la procura a specificare che "le modalità con cui i reati sono posti in essere denota una metodica consolidata, un sistema risalente nel tempo". Intanto, si apprende ancora dall'Ansa, sarebbero state sequestrate liste di nomi e tracce delle prove, al vaglio di chi indaga. L'inchiesta più rumorosa di sempre non è destinata a fermarsi qui.