Incastrato da un mozzicone lasciato nell'auto rubata, nei guai ladro di vetture
I sospettati erano stati convocati dagli investigatori che poi avevano raccolto reperti per confrontare il dna sulla sigaretta. Condannato a sei mesi
Incastrato da un mozzicone di sigarette lasciato sulla scena del crimine e condannato a sei mesi.
Protagonista della vicenda un cittadino rumeno, difeso dall’avvocato Andrea Valentini, accusato del furto di un’autovettura e processato in Tribunale a Perugia.
Prima di arrivare al processo, però, è stata svolta una lunga indagine da parte delle forze dell’ordine, partita subito dopo la denuncia di furto della vettura e il suo rinvenimento qualche giorno dopo.
Gli investigatori non avevano altre tracce che un mozzicone di sigaretta lasciato nel posacenere dell’automobile. Tolto il proprietario ed eventuali conoscenti, rimaneva solo l’ipotesi che a fumare fosse stato il ladro. Il mozzicone veniva, quindi, analizzato e rilevato il dna. Adesso serviva un altro campione da confrontare.
Venivano convocati, così, diversi soggetti conosciuti per precedenti reati legati al furto di auto e altri mezzi a motore. Uno dei convocati si fuma una sigaretta davanti alla caserma, gettandola a terra prima di entrare per l’interrogatorio. Il mozzicone viene prontamente raccolto e analizzato. Il risultato è di perfetta compatibilità.
Da qui il processo e la condanna finale.