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Cronaca

Scuola, anno scolastico al via: per quasi 120mila studenti umbri è suonata la campanella

Lunedì 12 settembre i giovani studenti dell'Umbria hanno fatto ritorno sui banchi di scuola. il sindaco Romizi: "Siete chiamati a costruire un futuro di pace"

Il 12 settembre, per gli studenti dell’Umbria è suonata la campana per fa ritorno tra i banchi di scuola; nel capoluogo di regione sono circa 15mila i ragazzi, tra scuola dell’infanzia, primarie e medie che stamattina sono tornati nelle aule, 118.677 in tutto, di ogni ordine e grado, in Umbria.

 “Siete chiamati a costruire il futuro così: insieme agli altri e per gli altri, mai contro qualcun altro”. E’ questa la frase (di Papa Francesco) scelta del sindaco di Perugia Andrea Romizi  per augurare ai ragazzi un buon inizio di anno scolastico. Il primo cittadino, è andato personalmente alla scuola Valentini di Elce, per augurare ai piccoli studenti un proficuo anno nuovo, all’insegna di un futuro di pace.“

Per alcune cattedre invece l’anno inizia ancora all’insegna delle incertezze; l'Ufficio scolastico Regionale non è infatti ancora riuscito a completare le assegnazioni di ruolo, mentre la scadenza per completare gli organici, termina il 15 settembre.

L'assistenza ai disabili è un altro dei punti chiave dei servizi educativi e scolastici nel comune di Perugia, Sono stati investiti un milione e 21mila euro per l'assistenza alla disabilità nelle scuole superiori (che conta circa 740 studenti)  servizio in aggiunta a quello degli insegnanti di sostegno.

Controlli a tappeto sugli edifici scolastici di Perugia per garantire sicurezza agli studenti. Sette gruppi tra ingegneri e geometri, volontari della protezione civile, hanno controllato oltre 100 scuole del comune di Perugia  per vedere se il sisma del 24 agosto avesse creato danni strutturali, ma fortunatamente non c’è stato nessun aggravamento della situazione-ha riferito l’ingegnere Moretti.

Inaugurata scuola a Monte Castello di Vibio. "Dagli anni Settanta, e soprattutto all'indomani dei terremoti del 1979, che colpì Norcia e la Valnerina, e poi quello del 1997, che interessò la fascia dell'Appennino umbro-marchigiano, la Regione Umbria ha ritenuto prioritaria la messa in sicurezza prima di tutto degli edifici strategici, come ospedali, municipi e scuole, investendo costantemente notevoli risorse. È così che si costruisce una profonda cultura della prevenzione antisismica, in una terra dove con il terremoto si deve convivere, ma in sicurezza". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ieri inaugurato oggi a Monte Castello di Vibio l'ampliamento e miglioramento della locale scuola dell'infanzia "Rita Levi Montalcini", presenti - tra gli altri -  l'assessore regionale ai lavori pubblici, Giuseppe Chianella, il sindaco, Daniela Brugnossi, ed il dirigente scolastico, Giovanni Pace.

  Lavori che hanno consentito l'ampliamento della scuola, che potrà ospitare una seconda sezione ed una nuova aula polifunzionale, con un investimento di circa 200mila euro, 150mila dei quali messi a disposizione dalla Regione. In occasione di questo intervento - come ha spiegato l'assessore comunale Federico Moretti - è stata anche effettuata una specifica diagnosi strutturale e sono stati quindi realizzati interventi per eliminare le vulnerabilità individuate.

 "Come Regioni guardiamo con interesse - ha aggiunto Marini - ed incoraggiamo il progetto annunciato dal Governo 'Casa Italia' soprattutto perché potrà contribuire ad una grande operazione di messa in sicurezza sia degli edifici pubblici che di quelli privati in tutto il Paese. Affinché la cultura della sicurezza, soprattutto antisismica, si traduca in interventi concreti è necessario poter contare su risorse costanti nel tempo. Ed è ciò che abbiamo fatto noi in Umbria, affiancando e sostenendo le amministrazioni comunali, incentivando progetti intercomunali come quello di questa scuola, mettendo a disposizione risorse certe nel tempo, anche quando sono venute meno quelle dello Stato. Insomma – ha detto - lavorare per la messa in sicurezza in via ordinaria e non solo dopo tragedie come quella che ha colpito l'Italia centrale due settimane fa. È questo il messaggio più importante per i cittadini, che devono essere sostenuti in un percorso di crescita della cultura delle prevenzione antisismica che deve riguardare - ha concluso la presidente - anche le abitazioni e gli edifici privati".

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