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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Giustizia in Umbria, pochi magistrati e spazi inadeguati. Perugia e Spoleto con gravi scoperture di organico

Inaugurazione dell'anno giudiziario del distretto dell'Umbria, il presidente Mario Vincenzo D'Aprile: "A Perugia spazi della giustizia inidonei, serve assolutamente la cittadella giudiziaria". Il Covid ha peggiorato la situazione logistica

La giustizia in Umbria sconta la pandemia e l’inaugurazione dell’anno giudiziario si svolge in forma ridotta e in diretta sul web.

A febbraio arriveranno numerosi addetti all’ufficio del processo, 107 persone a tempo determinato che avranno il compito di collaborare con i magistrati per aumentare la produttività, al fine di raggiungere gli obiettivi del Pnrr per ridurre i tempi della giustizia.

“Obiettivi ambiziosi quelli posti dal piano: -40% nel civile e -25% nel penale, con abbattimento arretrato del 90% nel civile entro il 2026 – dice il presidente Mario Vincenzo D'Aprile – Ma serve dotare i distretti di più giudici, come previsto dalle piante organiche. In sala operatoria non si può aumentare la presenza di infermieri e ferristi e non di chirurghi. Sembra ovvio, ma la realtà non va in questa direzione. In Umbria nei Tribunale rimangono posti scoperti di magistrati: a Perugia mancano 5 giudici e arriveranno 39 addetti al processo, a Spoleto mancano 4 magistrati e prenderanno servizio 23 addetti – prosegue il presidente - A Spoleto sono stati banditi 3 posti, poche domande, tutte ritirate e rimane solo una richiesta, ma un giudice di Spoleto ha chiesto il trasferimento, quindi una andrà via e uno arriverà. Siamo totalmente sprovvisti della pianta organica flessibile che permette di sopperire a posti vacanti in maniera temporanea. Senza giudici combattiamo una guerra contro arretrati e tempi con armi spuntate”.

Altro problema è quello costituito dagli uffici notifiche, “attività importante e collaterale, sono essenziali all’attività del giudice e al processo della giustizia – dice ancora il presidente - Si registra imponente scopertura che si riflette sull’efficacia dell’attività giudiziaria: sono previsti 18 ufficiali giudiziari e ce ne sono 2 in servizio; i funzionari Unep sono 35 in organico in Umbria, ma presenti solo 22. Non era il caso di assumere qualche funzionario Unep in più e meno di addetti all’ufficio del processo? Non mi sono dato una risposta plausibile”.

Il presidente D’Aprile ha parlato anche della cittadella giudiziaria: “La situazione logistica, ne parlo ogni anno, registra l’inidoneità dei locali del Tribunale di Perugia, in occasione della pandemia ancora più evidenziata: spazi esigui che hanno richiesto la celebrazione di processi penali affollati in spazi esterni. La cittadella giudiziaria è rimasta nella fase statica, a breve dovrebbe esserci un incontro tra amministrazioni, spero che possa servire a rimettere in modo il progetto che sconta tempi biblici. Perugia ha assoluta e urgente necessità di una cittadella giudiziaria, che sia nell’ex carcere o altrove”.

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