In via dei Filosofi accade sempre più spesso. Quelle macchinette non funzionano. E fregano soldi
In via dei Filosofi accade sempre più frequentemente. Quelle macchinette non funzionano. E fregano soldi. La lamentela è diffusa. Accade spesso che gli utenti delle strisce a pagamento declinino le generalità della vettura, infilino le monete e attendano invano la stampa del biglietto. È vero che, in zona Filosofi, il costo della sosta sulle strisce blu è a tariffa agevolata, ma non è questa una buona ragione per restare col cerino in mano. Nel senso che si paga, ma non si riceve l’attestazione da esporre sotto i cristalli per evitare la multa. E si rischia di incapparvi.
Abbiamo visto un utente, letteralmente imbufalito, rinunciare dopo ben due tentativi andati a vuoto. Nel senso che ha pagato, senza ricevere il cedolino. “Provino a farmi la multa – ha dichiarato – che poi vediamo come va a finire”. Probabilmente, essendovi un rapido turn over nei parcheggi, sono parecchi i cedolini da stampare ed è altamente probabile che il difetto consista nell’esaurimento della carta. Come sia, è una questione da tenere d’occhio da parte dell’azienda titolare.
L’Inviato Cittadino rilancia un’altra sottolineatura, condivisa da molti e proposta in amichevoli colloqui dall’amico Francesco Berardi, presidente dell’Associazione di quartiere “FilosofiAmo”. Si tratta – intendiamoci – di una questione generale, attinente alla struttura stessa della macchina, e rileva a una difficoltà: quella di ritirare il tagliando. Quelle macchinette sono state progettate da qualcuno che segue poco i principii della corretta interazione tra uomo e macchina. Infatti, il ritiro del cedolino è complicatissimo e richiede una doppia azione: spingere lo sportellino trasparente e infilare il dito a uncino. Operazione macchinosa e poco… ergonomica.