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Cronaca

Il Tar riapre asili e scuole infanzia. I sindaci si interrogano. Marsciano ha deciso: nuova ordinanza, nuova chiusura

Tramite l'Anci i primi cittadini della zona rossa verso una ordinanza standard ma chiedono garanzie alla Regione. Il sindaco di Marsciano: "Situazione troppo pericolosa in città. Fino al 21 febbraio scuole chiuse"

Se la Regione sembra essere intenzionata a presentare ricorso, è nelle mani dei sindaci gestire la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso sulla chiusura degli asili nido e scuole dell'infanza (dagli 0 a 6 anni). In teoria il 15 febbraio si potrebbe riaprire nonostante la zona rossa, nonostante la variante inglese che sta colpendo soprattutto i bambini che a loro volta portano il contagio in casa. I sindaci, tramite Anci, hanno studiato la sentenza con l'avvocato Giuseppe Caforio e allo stesso tempo sono convenuti a produrre una ordinanza base per tutti i Comuni coinvolti nella zona rossa, contenente concetti uniformi ed elementi tecnici sanitari e giuridici, su cui, poi, ciascun Comune, nella pienezza della propria autonomia, potrà muoversi.

Nel frattempo, Anci Umbria chiederà alla sanità umbra e alla Regione Umbria un documento che attesti la gravità della situazione, una relazione epidemiologica sull’attuale situazione Covid, a supporto di eventuali decisioni dei sindaci. Chiesto entro oggi alla Regione un dossier della sanità regionale umbra sui rischi e sui contagi che stanno alla base della chiusura di nidi e infanzia. Tradoto: ovvero dati epidemiologici chiari. 

Ma c'è già chi ha preso una decisione: asili nidi e scuole dell'infanzia chiuse a Marsciano per volere del sindaco Mele. "La situazione epidemiologica sul territorio comunale resta critica con, ad oggi, 241 soggetti positivi, 27 soggetti ospedalizzati, la presenza di 2 cluster di contagio nelle strutture protette per anziani e 22 morti dall’inizio della pandemia, di cui 7 solo negli ultimi 4 giorni. Quindi, pur tenendo in considerazione i disagi che la sospensione dei servizi educativi in presenza comportano a famiglie e studenti, la decisione dell’Ente si fonda sulla consapevolezza che garantire la salute della cittadinanza coincide, in questo momento, con il perseguimento della massima prevenzione possibile e attuabile. L’obiettivo primario è quello di limitare la propagazione dei contagi nella popolazione, riducendo la mobilità sul territorio, le occasioni di incontro ed interscambio fra persone e nuclei familiari".

Tramite la pagina di Facebook ha anticipato la decisione di chiusura il prossimo 15 febbraio ed ha confermato la discussione in corso tra sindaci, tecnici e task-force sanitaria dell'Umbria.  "Asili nido e scuole dell’infanzia domani saranno chiusi. Entro stasera saranno fornite ulteriori indicazioni per i giorni a venire a seguito della sospensione dell’efficacia dell’ordinanza di chiusura delle scuole per la fascia zero-6 emessa dalla Regione Umbria. L’argomento è oggetto di confronto tra i sindaci in sede Anci, che ha richiesto la valutazione sanitaria regionale aggiornata, non ancora fatta pervenire".

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