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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Il Personaggio – Franco Bicini, l’artista che inventò il “cabaret alla perugina”

Oggi la sua memoria rivive in un teatro, a lui dedicato. Nativo del "Borgo d'oro", fu un personaggio istrionico e geniale

Non molti sanno che Franco Bicini fu anche poeta delicato e sensibile. Scrisse, inoltre, novelle, canzoni, un romanzo, a fianco di “pièces” teatrali e pezzi di satira in tutte le forme.  Lavorò per la radio del secondo programma dal ’62 al ’78, anno della chiusura della sede Rai di Perugia. I personaggi (Caterina, zi’ Pompeo, Poldino, Ernestino) della popolare trasmissione “Qua e là per l’Umbria” divertirono generazioni di ascoltatori.

Bicini ha messo in scena per primo il termine “dónca” nel cabaret “Parlez-vous col donca?”, conoscendo, come pochi, le potenzialità espressive della lingua perugina dei borghi. Scomparso nel 1988, ha lasciato sedici commedie e una quindicina di testi di cabaret. Fu inventore (insieme a Giuseppe Agozzino, Sergio Ragni, Giampiero Frondini) del “Teatro in piazza” che inaugurò una nuova forma di avvicinamento popolare al teatro nelle piazzette storiche della Vetusta.

Restano indimenticabili le trasposizioni di autori classici come “Il ritorno del soldato” da Ruzante, “La mandragola” da Machiavelli, “La purga del fiolo” da Feydeau.  Il suo testo più famoso: “La fu Berta Grey”, che vinse il primo premio al Festival di Pesaro.

Esemplare la drammaturgia di “Ballata per un manovale”. “La Tavolata” fu un evento teatrale memorabile. Ma Bicini rimaneggiò con esiti notevoli anche Cechov e De Filippo, voltandoli nella lingua e calandoli nell’antropologia perugina. Perugia non lo dimenticherà.

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