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Cronaca

I grandi perugini: il padre del Museo Archeologico dell'Umbria "dimenticato" dalla sua città e celebrato a Siena

Perugia l’ha quasi dimenticato. Eppure è stato il padre del Museo Archeologico. Meno male che ci ha pensato Siena a celebrare degnamente l’opera e la figura di Umberto Calzoni

Perugia l’ha quasi dimenticato. Eppure è stato il padre del Museo Archeologico. Meno male che ci ha pensato Siena a celebrare degnamente l’opera e la figura di Umberto Calzoni. A novanta anni di distanza dalle ricerche archeologiche, avviate nel dicembre 1927, valorizzando l’area di Belverde come luogo di riscoperta e studio dell’archeologia sperimentale e simulativa.

Il sindaco di Cetona, Eva Barbanera, ha chiamato figure di sicura competenza. Tra esse la nostra Luana Cenciaioli, direttore dell’Archeologico in San Domenico.Sono state organizzate anche visite guidate al Parco archeologico-naturalistico e Archeodromo di Belverde e attivati laboratori didattici per adulti e bambini.

Relazioni di Giulio Paolucci, direttore del Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme, con un intervento sulle ricerche e le scoperte archeologiche a Cetona prima degli scavi di Umberto Calzoni. E poi Maria Cristina De Angelis, che ha presentato gli interessanti  diari di scavo del Nostro. Massimo Tarantini ha parlato del clima culturale e scientifico del suo tempo.

“Belverde dopo Calzoni: ricerca e valorizzazione” è stato il tema al centro degli interventi di Maria Teresa Cuda, Fabio Martini, Lucia Sarti e Nicoletta Volante, tutti personaggi legati alla storia e all’archeologia.

L’omaggio a Umberto Calzoni e alle sue ricerche archeologiche a Cetona si è poi spostato al Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, dove  è stata inaugurata la mostra “Le spade di Cetona”. La mostra è dedicata a una delle tre spade dell’Età del Bronzo, rinvenute nell’Antro della Noce a Belverde, oggi conservata nel Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia. Vari i soggetti organizzatori, prevalentemente pubblici. Insomma: uno schiaffo per Perugia. Uno schiaffo che si è data da sola, per colpevole omissione.

Ma chi era Umberto Calzoni? Era nato a San Martino in Colle nel 1881. Laureatosi in giurisprudenza in giovane età, aveva cominciato l'attività di avvocato. Ma l’archeologia è sempre stata la sua vera e totalizzante passione. Umberto amava scavare e rendere pubbliche le sue scoperte che gli consentirono di diventare (nel 1925) direttore del Museo Archeologico di Perugia (lo sarebbe rimasto fino al 1957). Nella sezione preistorica del MANU, si possono ancora ammirare i reperti dei suoi scavi nelle grotte di Cetona, dove scovò  resti dell'Età del Bronzo. Le sue scoperte furono così importanti da indurre gli studiosi a rivedere le ipotesi sulla preistoria italiana.

Calzoni fu anche poeta in dialetto perugino. A suo nome fu  intestato un premio di scrittura, legato alla Festa del vino e delle castagne. Il suo libro di una vita si chiama “Le trapple del monno”, che contiene poesie di sicuro interesse. Anche la sua attività letteraria meriterebbe una più ampia conoscenza. Saprà Perugia, nel prossimo futuro, corrispondere a questo dovere?

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