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Cronaca

I bonus spesa sono finiti da mesi, ma Perugia non abbandona chi è in difficolta: altri libretti grazie alla solidarietà

L'assessore Edy Cicchi continua a promuovere il conto corrente dedicato “contributo a titolo di liberalità per solidarietà alimentare"

Il bonus spesa è finito da tempo mentre la crisi delle famiglie, dopo la pandemia, continua senza sosta a Perugia. Le richieste ai servizi sociali sono tante e in molti casi in cerca di prodotti alimentari. L'assessore Edi Cicchi continua a promuove raccolte e iniziative per poter continuare a fornire degli aiuti concreti a chi è in difficoltà. Sul conto corrente dedicato “contributo a titolo di liberalità per solidarietà alimentare” continuano ad arrivare le donazioni da parte di associazioni, privati e aziende. Sono stati raccolti oltre 16mila euro. In programma c'è l’erogazione di oltre mille blocchetti di buoni spesa che è stato reso possibile grazie al contributo della Croce Rossa Italiana, sezione di Perugia. Un’ulteriore donazione da parte del Lions Clubs International Distretto 108I Perugia Centenario, che ha destinato buoni spesa per beni alimentari per una cifra che supera i 1300 euro. 

Sono complessivamente dunque 3148 i nuclei familiari che hanno usufruito a Perugia dei buoni di solidarietà alimentare, così suddivisi: 2996 grazie alla somma distribuita dalla protezione civile ai sensi del provvedimento governativo, 36 grazie alla donazione di 350 buoni spesa dal Gruppo Mantovani srl, 100 per l’effetto delle donazioni dei privati cittadini sul conto corrente dedicato e 16 grazie alla donazione dei Lions.

“Vorrei ringraziare - ha spiegato l'assessore - a nome dell’intera Amministrazione comunale e della città di Perugia tutti coloro che, grazie alla propria generosità, hanno consentito di raccogliere ulteriori risorse in favore dei tanti nuclei familiari perugini, duramente colpiti dalla crisi economica legata al Coronavirus. Allo stesso tempo vorrei ringraziare di cuore tutte le associazioni appartenenti al terzo settore che hanno condiviso con il Comune di Perugia l’impegno necessario per poter rispondere alle crescenti esigenze delle famiglie. Solamente facendo rete, come è accaduto in questa vicenda, è infatti stato possibile fornire un aiuto concreto ai cittadini in difficoltà, attivando percorsi virtuosi di solidarietà e collaborazione”.


 

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