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Cronaca

'Ho rifatto gli occhi alla Luisa e fra poco ritinteggerò quel metallo'. Parla Peppino Consalvi, fondatore della Cosmos

Ha chiamato l’Inviato Cittadino e dice: “Ho letto il tuo servizio su Perugia Today e mi preme illustrare il mio lavoro”.

Ho rifatto gli occhi alla “Luisa” e fra poco ritinteggerò quel metallo. Parla il campione di motociclismo Peppino Consalvi, patron e fondatore della Cosmos. Chiama l’Inviato Cittadino e dice: “Ho letto il tuo servizio su Perugia Today e mi preme illustrare il mio lavoro”.

Di che si tratta? “Innanzitutto ricordo che quegli ‘occhi’ furono in funzione solo per poco tempo, come rammenta l’artista Bruno Ceccobelli, progettista della scultura. Che era stata pensata come installazione provvisoria. Non è però vero che fu lasciata lì per inerzia, ma perché venne grandemente apprezzata. E questo va a riconoscimento del suo valore”.

Recentemente come sei intervenuto? “Prima di tutto ho rimosso gli elementi circolari (occhi) nei quali erano inclusi i riflettori”.

Di che si trattava? “Non ridere. Erano due dischi di frullino rugginosi, completamente usurati e utilizzati per il buco centrale. Ma il fatto è che quelle lampade da 1000 watt li avevano cotti e si sono sbriciolati al contatto. Nessun rimpianto: meglio così”.

Allora, cosa hai fatto? “Ho messo dei cerchietti di teflon nero con un piccolo foro al centro. La luce è fornita da un led da 1 watt, che non deve illuminare, ma solo rappresentare la pupilla dell’occhietto”.

A che ora entrano in funzione quelle luci, compresi i due proiettori alla base? “Mi hanno chiesto di illuminare la scultura da sotto, solo il giorno precedente l’inaugurazione. E l’ho fatto. L’accensione di fari e occhi avviene in contemporanea con quella della pubblica illuminazione”.

Cos’altro ti manca di fare? “Una riverniciatura di quella struttura con trattamento antiruggine e tinteggiatura con vernici da esterno”
Avete deciso il colore? “Finora c’era una specie di rossiccio, ormai completamente sbiadito. Ma per procedere attendo l’espressione di volontà dell’artista Ceccobelli, che ti prego di contattare. Finora non abbiamo proseguito, sia per rispetto del parere vincolante dell’autore che per mancanza di tempi”.

Cos’altro avete realizzato con la tua Cosmos? “Abbiamo avuto l’incarico dalla Citelum (ditta che ha l’appalto della pubblica illuminazione della città) di installare sul palazzo della Regione e su quello di fronte due grandi proiettori puntati sulla Fontana di Aldo Rossi al centro della piazza. Proietta la bandiera nazionale e altri simboli identitari”.

È stato un lavoro semplice o complicato? “Non è cosa facile operare a 40 metri di altezza e posizionare a sbalzo di un paio di metri quella strumentazione. Ma con attrezzature speciali ci siamo riusciti”.

Belle notizie, soprattutto per l’opera di Ceccobelli, artista che non mancherà di esprimere le sue preferenze sul colore da attribuire all’opera che ormai fa parte, a pieno titolo, del panorama urbano. Oltre che del patrimonio artistico della Vetusta. Piaccia o non piaccia, la “Luisa” racconta un pezzo della storia di Perugia.
 

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