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Cronaca

Guida e alcol, la provocazione di Campi: Nei locali un butta-dentro per fermare ubriachi

Interviene attraverso una nota il presidente di Aci Umbria Ruggero Campi sulla notizia di domenica 30 giugno del ragazzo contromano su E45 in evidente stato di ebrezza: "Poteva essere una strage"

"Si è trattato di un episodio di una gravità inaudita, che deve far riflettere. Poteva essere una strage". Così Ruggero Campi, presidente dell’Automobile club dell’Umbria, commenta l’episodio che ha visto un ragazzo di 25 anni ubriaco percorrere contromano, alla guida, un tratto della superstrada E45, la mattina di domenica 30 giugno.

"Ma io non credo che di fronte a un fatto come questo - continua il presidente Campi – la responsabilità sia solo del singolo. Questo ennesimo accadimento rimanda al più generale problema dei giovani che si mettono al volante, ubriachi, per esempio, dopo essere usciti dai locali notturni. Tutta la collettività, in questi casi, dovrebbe prestare maggiore attenzione, gli amici non dovrebbero consentire di guidare a chi non ne è in condizione, gestori, barman o buttafuori dovrebbero scoraggiare l’abuso d’alcol o allertare chi di dovere nel caso in cui si accorgano che delle persone ubriache stanno lasciando il locale alla guida di una vettura".

Il presidente Campi in occlusione si lancia in una provocazione, riferita alla sicurezza dei locali: "Forse dovrebbe nascere la figura del ‘butta dentro’ che nel momento in cui si accorga dello stato di alterazione di un avventore del locale intervenga prima che questo si metta alla guida.  Ci vuole più senso civico da parte di tutti, non è possibile invocare sempre l’intervento delle pattuglie di polizia che devono, certo, vigilare sulle strade, ma che non si può pretendere siano presenti in ogni occasione a scongiurare il peggio".

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