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Cronaca

Le prime 36 ore di libertà di Guede guadagnate grazie allo studio e al comportamento

Dopo nove anni di carcere l'uomo condannato per l'omicidio di Meredith ha convinto magistrati e psicologici: ecco le motivazioni e dove passerà il suo periodo di libertà

Un primo permesso premio che è un primo passo verso la semi-libertà. E' questo quello che rappresenta quel "36 ore di libera uscita" dal Carcere di Viterbo, dopo nove anni dietro le sbarre, firmato dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, in favore di Rudy Guede, l'unico al momeno condannato per l'omicidio di Meredith Kercher (16 anni grazie al patteggiamento). Un permesso premio che è figlio della sua buona condotta in carcere, dell'essere stato capace di evitare altri guai e di aver studiato sodo ottenendo un diploma ed è attualmente prossimo ad una laurea triennale. Unico neo, secondo i giudici, è quello di non aver mai voluto ammettere dopo la condanna le sue colpe.

Ha sempre solo ribadito di essere stato presente in casa mentre uccidevano Mez e di aver sbagliato a fuggire quando ha visto che "altri" erano entrati in camera armati di coltello. "Molto positivo il suo cammino riabilitativo": è questo il giudizio degli psicologici che operano in carcere ed hanno avuto più volte modo di incontrare e parlare con il ragazzo. Le prime 36 ore di libertà dopo 9 anni di carcere sono concessi esclusivamente all'interno di un luogo protetto gestito da una cooperativa che si occupa del recupero di ex carcerati o in semi-libertà. Non si potrà allontanare da questo luogo. Il permesso potrebbe scattare domani mattina o al massimo tra 48 ore. 

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