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Cronaca Gubbio

Gubbio, ditta omette fatture per oltre 1 mln di euro: denunciata titolare

I militari della Tenenza di Gubbio hanno concluso una verifica nei confronti di una ditta individuale, accertando che la titolare occultava al fisco l'ammontare dei proventi realizzati

La Guardia di Finanza di Gubbio ha concluso una verifica nei confronti di una ditta, accertando che la titolare nascondeva al fisco l'ammontare dei proventi realizzati. Le operazioni ispettive, condotte attraverso l’esecuzione di controlli incrociati e l’invio di questionari a clienti e fornitori della ditta, hanno permesso di ricostruire considerevoli ricavi che non trovavano riscontro nella contabilità esaminata in quanto, pur documentati da regolari fatture di vendita ( 86 fatture), gli stessi tuttavia non venivano dichiarati al fisco.

Inoltre, è stato possibile far emergere costi d’esercizio che formalmente relativi ad acquisti di beni da parte di alcuni fornitori operanti in Emilia Romagna, tra cui anche 2 soggetti evasori totali, sconosciuti al fisco, di fatto comprovavano operazioni inesistenti.  

Al termine delle operazioni ispettive, la titolare della ditta verificata è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria di Perugia per le ipotesi di reato di cui all’art. 2 del D.Lgs. 74/2000 [ Dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per gli anni 2007, 2008 e 2009 ], all’art. 4 [ Dichiarazione infedele per gli anni  2008 e 2009, ai soli fini delle II.DD.] e all’art. 10 [occultamento di  nr. 86  fatture di vendita emesse nell’anno 2007, 2008 e 2009].

Contestualmente sono stati segnalati all’A.G. per violazione all’art. 8 del D.lgs. 74/2000 anche ben 8 fornitori della ditta verificata ritenuti responsabili dell’emissione di 34 fatture attestanti operazioni oggettivamente inesistenti emesse negli anni 2007 e 2008. Alcuni di loro,tra l’altro interessati da specifici questionari restituiti con risposte non veritiere, sono stati altresì segnalati anche per l’ipotesi di reato di cui all’art. 76 del DPR 445/2000 in relazione all’art. 483 c.p., sulla base delle modifiche introdotte dalla recente novella legislativa  di cui alla legge 214/2011.

Complessivamente l’attività ispettiva espletata ha permesso di segnalare all’agenzia delle entrate per il recupero ad imposizione ricavi pari a Euro 1.025.323, costi indeducibili pari a Euro 254.971 e un’Iva dovuta pari a Euro 257.048.
 
E’ stata avanzata proposta all’Ufficio finanziario competente per l’adozione delle misure cautelari di cui all’art. 22 del D.Lgs. 472/97 mentre per i profili implicanti responsabilità penali è stata proposta all’Autorità Giudiziaria l’applicazione del sequestro preventivo per equivalente ex art. 321 c.p.p.


 

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