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Cronaca

Umbria Mobilità, corteo della rabbia dei dipendenti: Guasticchi ci mette la faccia

Manifestazione dei lavoratori Umbria Mobilità e curioso incontro con il presidente Guasticchi, le due parti hanno cercato di spiegarsi, tutto rimandato a lunedi nella riunione tra enti soci e sindacati

Accompagnati da un sole timido e freddo, da piazza Italia passando davanti alla Provincia, Regione per poi arrivare a Palazzo Priori, lavoratori e lavoratrici di Umbria Mobilità questa mattina hanno manifestato per ribadire ancor di più la gravità del problema della propria azienda, presenti tutte le sigle sindacali: Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, Or.S.A, Uilt Uil.

Il corteo, composto dai lavoratori fuori servizio, è stato protagonista di un episodio curioso che, pur non sapendo quanto sia stato voluto, ha coinvolto il Presidente Guasticchi. Beccato all'uscita della Provincia dal corteo, Guasticchi si è visto costretto a scendere per poi essere cincondato dai lavoratori. Il Presidente si è intrattenuto per una decina di minuti con i lavoratori. Contestato, ha cercato di portare nella discussione le ragioni della sua amministrazione, ricordando il prestito effettuato a U.M. alla fine del 2012. Capitale comunque rientrato in provincia e operazione che il Presidente, interpellato dai lavoratori, ha giustificato come normale fase dell'operazione finanziaria che non rientra in un eventuale ricapitalizzazione. 

E' proprio la ricapitalizzazione il punto cardine della questione Umbria Mobilità: la mancanza di liquidità e il pagamento dei 30 milioni ai fornitori possono essere superati solo con un accordo e un impegno preciso tra gli enti soci. Se i piani sono altri, e già esiste un nuovo possibile socio che si muove nell'ombra, lo sapremo con certezza forse solo lunedi nel pomeriggio, quando enti soci e sindacati si incontreranno nel palazzo della giunta regionale.

Manifestazione sindacati Umbria Tpl e Mobilità

Tutto rimandato insomma e anche se il Presidente della Provincia Guasticchi, socia di maggioranza di Umbria Mobilità, trovatosi tra i lavoratori, ha cercato di comunicare, le risposte è difficile darle in strada e in emergenza, quando si sarebbe dovuto vigilare prima. Sarebbe più opportuno sedersi ad un tavolo e responsibilmente pensare ad un futuro per Umbria Mobilità fatto di programmazione e innovazione, il che significa investire sulle persone e sui reali bisogni della comunità umbra. La mobilità pubblica resta pur sempre un diritto dei cittadini.

L'ASSEMBLEA DEI SOCI - Oggi pomeriggio i soci istituzionali di Umbria Mobilità si incontreranno per fare il punto sia su chi ricapitalizzerà che sul prestito ponte da ottenere quanto prima dalle banche dopo lo stop degli istituti di credito che vogliono maggiori garanzie.

IL SOCIO PRIVATO - Se ne parla da tanto tempo e si fa il nome di Moretti presidente delle Ferrovie di Stato. Ma proprio queste ore una campagna di informazione sui collegamenti tra il futuro socio e il presidente di Italferr Maria Rita Lorenzetti dopo le inchieste sui cantieri Tav di Firenze potrebbe creare qualche ostacolo esclusivamente di immagine e di opportunità.

LO SCIOPERO - Un 25 gennaio da calvario anche per gli utenti di Umbria Mobilità che utilizzano la ferrata. Sciopero previsto nel pomeriggio del sindaco Orsa.

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