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Cronaca

Il Vescovo dei poveri e anti-casta sarà cardinale: onore a Bassetti

Il Vescovo di Perugia e Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, sarà nominato cardinale da Papa Francesco che lo aveva chiamato anche ai vertici della Cei. Da tempo si batte per una chiesa più vicina ai poveri e alle famiglie

Monsignor Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia e Città della Pieve, sarà nominato "cardinale" da Papa Francesco. L’importante avvenimento, a Perugia, è stato salutato dal suono a distesa delle campane della cattedrale di San Lorenzo. Dopo 160 anni la Chiesa perugino-pievese avrà alla sua guida, con il prossimo Concistoro, un altro cardinale: era il 19 dicembre 1853 quando mons. Gioacchino Pecci fu creato cardinale e quasi un quarto di secolo più tardi, il 25 febbraio 1878, eletto Papa con il nome di Leone XIII. 

Con il futuro cardinale Gualtiero Bassetti la Chiesa e l’intero popolo di Dio dell’Umbria si sentono ancor più vicini al Papa che ha scelto come nome quello di uno dei grandi santi della cristianità, figlio della terra umbra, Francesco d’Assisi, il Poverello.

Proprio alle persone in difficoltà, disagiate, emarginate, sofferenti, gli “scarti della società”, come li definisce Papa Francesco, anche mons. Bassetti è impegnato a far sentire la concreta vicinanza della Chiesa di Cristo e, nel contempo, a richiamare i cristiani ai loro doveri verso questi fratelli che vivono difficili situazioni di povertà umana e materiale, oltre a non far mancare la sua attenzione a quanti sono “distanti” dalla Chiesa, perché la Parola di Dio, che annuncia la salvezza, va fatta conoscere a tutti, nessuno è escluso.

AGGIORNAMENTO - ORE 19.05 - Il Vescovo Bassetti ha incontrato la stampa dopo la proposta di Papa Francesco. Ha saputo della decisione mentre stava celebrando delle cresime a Castel del Piano. "La mia nomina a cardinale è - ha spiegato - un segno grande anche di quanto Papa Francesco abbia nel cuore l'Umbria", sono le parole di Bassetti, che nelle nomine fatte dal pontefice scorge "non solo il riconoscimento che anche città non grandi possono essere sedi cardinalizie", ma anche che "con la porpora concessa a monsignor Loris Capovilla, quasi centenario, segretario di Giovanni XXIII, si evidenzia un rimando diretto alle indicazioni del Concilio Vaticano II".

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