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Cronaca

Truffa del gratuito patrocinio, una denuncia inguaia quattro avvocati del foro di Perugia

Un cliente ammesso all'assistenza legale a spese dello Stato avrebbe presentato un esposto in Procura

Quattro avvocati del foro di Perugia indagati per truffa e falsità od omissioni nella dichiarazione sostitutiva di certificazione dell’ammissione al gratuito patrocinio.

È quanto contesta il sostituto procuratore Mario Formisano ai quattro legali sulla base di una serie di denunce e accertamenti svolti nel corso dell’ultimo anno. La Procura ha sentito alcune persone informate sui fatti e ha acquisito una serie di documenti cartacei e digitali per ricostruire la vicenda.

Secondo l’accusa gli avvocati avrebbero preso denaro dai clienti, in nero, anche a fronte dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. E questo avrebbe ingenerato degli esposti e delle denunce da parte di alcuni clienti, chiamati a pagare delle somme non dovute. Alcuni messaggi whatsapp acquisiti dagli investigatori testimonierebbero le richieste di denaro aggiuntivo.

Altra contestazione riguarda la presunta falsificazione della firma del cliente nei documenti per il patrocinio. Un atto presentato ad insaputa dell’assistito, con firma disconosciuta in sede di audizione in Procura.

Gli indagati, difesi dagli avvocati Massimo Brazzi e Arturo Bonsignore, hanno appreso dell’indagine in sede di richiesta di proroga. La situazione è ancora sotto indagine e per gli indagati non resta che aspettare la chiusura delle indagini (ma potrebbe arrivare anche una richiesta di archiviazione) per poi chiedere di essere sentiti dal pm Formisano per chiarire la propria posizione, sia in merito alla presunta firma falsa (negando che sia stata eventualmente apposta da loro) sia per contestare di aver ricevuto denaro per gestire le pratiche del gratuito patrocinio.

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