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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Caso Goracci, il 28 febbraio l'ex sindaco si "gioca" il ritorno a Gubbio

Fissata la data dell'udienza del Tribunale della Libertà. Su un aspetto del presunto depistaggio Goracci non cade in contraddizione: punto suo favore. Sulla violenza sessuale non ci sono testimoni oculari ma fanno paura gli sms

Nella tempesta perfetta (o cosi sembra) che sta inghiottendo l'ex sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, sarebbe andato a buon fine il primo tentativo di difesa condotto con gli avvocati Libori e Marchetti.

Tra faldoni, notizie rubate e telefonate che la magistratura invididua opera del sistema Goracci, al sindaco vero e proprio, nel depistaggio, viene contestata una lettera redatta dalla Cecili e portata dall'ex assessore Panfili. Secondo la difesa quella lettera era un appunto in dattilografia estraneo alle vicende contestate.

Lo hanno dimostrato tra l'altro in tre (Goracci, cecili e Panfili) senza aver avuto modo di potersi confrontare e soprattutto senza aver visto un legale per studiare una strategia comune prima dell'interrogatorio.

Martedì 28 febbraio è fissata l'udienza  davanti al Tribunale della Libertà di Perugia dove si discuterà la richiesta di scarcerazione di Goracci. Il pool difensivo ha già messo in piedi la strategia per far tornare a Gubbio l'ex sindaco dopo i colloqui delle ultime ore su alcuni aspetti chiave delle constezioni mosse dalla magistratura.

Bocche cucite sull'accusa di una presunta violenza sessuale a danno di una dipendente che non avrebbe accettato le avance di Goracci. Si stanno ancora analizzando gli sms e le telefonate che la Procura avrebbe messo nel  faldone dopo la testimonianza della ragazza. L'ex sindaco ha sempre negato questi fatti che tra l'altro si sarebbero svolti nella sua stanza senza testimoni oculari.

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