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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Anno giudiziario, troppi reati prescritti e tanti minori nei guai

La relazione del presidente della Corte d'appello Mario Vincenzo D'Aprile: servono nuovi giudici e altro personale amministrativo. Decisi tutti i procedimenti ex legge Pinto

La giustizia a Perugia sconta la carenza di giudici e di personale amministrativo e risente ancora della valanga di procedimenti ex legge Pinto (sulla ritardata giustizia) piombati negli anni passati sul tavolo dei giudici umbri. Gran parte del successo sull’abbattimento delle pendenze, però, deve essere dato alla prescrizione, cioè il processo è deceduto per cause naturali. Nel distretto umbro mancano 19 giudici (il 14% dell’organico) e 69 amministrativi.

Il presidente della Corte d’appello di Perugia, Mario Vincenzo D’Aprile, nell’inaugurare l’anno giudiziario ha fornito alcuni numeri, di massima, sull’andamento della giustizia. Se la conclusione delle 7456 cause ex legge Pinto sono concluse e liberano da impegni i magistrati, non si può che dispiacersi del fatto che ne settore penale l’abbattimento delle pendenze del 25%, cioè da 2732 a 2054 processi, sia dovuto all’applicazione di un giudice in più, ma soprattutto dalla dichiarazione della prescrizione di tanti processi, nei quali non è stato possibile assicurare la giustizia.

Nel civile le pendenze sono aumentate (1668 procedimenti) così come nel settore lavoro, con un +27%.

Dalla Corte d’appello al Tribunale di Perugia la situazione non cambia poi tanto. Se nel civile le pendenze sono calate, da 1297 a 894 e il giudice di pace sfoltisce i ranghi d’udienza con velocità incredibile, nel penale si arranca. I processi collegiali, tra prescrizione e istituzione di un nuovo collegio (il terzo) segnano una netta diminuzione (sono anche pochi i reati di competenza che si commettono nel distretto). Il vero problema è al monocratico, con un aumento di 500 processi ogni anno, una mole di carte che mette in difficoltà togati e onorari. L’ufficio gip/gup si mantiene su standard alti sia di procedimenti sia di definizioni: nel settore noti calate le pendenze da 15135 a 11608 procedimenti; nel settore ignoti (e qui il dato fa paura per quanti rei non scoperti), si passa da 17878 a 20240, con 12mila definizioni. Al giudice di pace, nel penale, si lavora a ritmi blandi: da 1559 processi a 1439.

Nel settore minori i numeri delle riduzioni delle pendenze e dei procedimenti sarebbero buoni, se non fosse per l’aumento dei minori coinvolti in reati ed episodi criminali. I procedimenti sul tavolo del gup, ad esempio, sono passati da 97 a 156 in un anno, cioè +60%, conseguenza dei minori coinvolti nei 188 procedimenti nuovi nel corso dell’ultimo anno. Anche nel dibattimento i numeri confermano l’aumento dei processi a carico dei minori: si passa dai 27 processi del 2017 ai 52 del 2018.

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