rotate-mobile
Cronaca

IL PERSONAGGIO Giuseppe Fucelli, l’uomo dei presepi, che dona a Perugia e ai bambini la magia della Natività

“Sul terrazzo ne ho costruito uno lungo quattro metri e così ingombrante da essere inamovibile"

Giuseppe Fucelli, l’uomo dei presepi. Ne ha realizzati una trentina, di varie fogge e misure. Li presta a chi li chiede. I suoi “clienti” sono chiese, scuole, luoghi pubblici. Ne ha ceduto alla primaria Enzo Valentini, alla media Leonardo Da Vinci, alle Suore Angeli custodi, sempre all’Elce, al Bar. Insomma: li custodisce con cura certosina, ma li presta a chi li vuole. Li tiene bene, in ordine: occupano un intero appartamento. Lo schema base è l’aspetto naturalistico. Giuseppe utilizza radici e cortecce d’albero che conferiscono al manufatto un aspetto “roccioso”. Ogni presepe è numerato e porta in cartellino misure e caratteristiche. Un collezionista ordinato e generoso. Ma non geloso delle sue cose, come in genere accade. Preferisce che le sue creazioni vengano fruite dal pubblico, specialmente dai bambini.

Di presepi, ce ne sono di varie tipologie e “prestazioni”. I più elaborati hanno cascate d’acqua, stella cometa, sole che sorge e tramonta e mille altre varietà. Statuine (“bucciotti, diciamo a Perugia) di ogni aspetto. Un rigoroso database e un registro dà conto dei “prestiti”. “Quando i presepi rientrano - dice - hanno bisogno di una manutenzione accurata, prima di essere rimessi al loro posto”. Li sposta con un carrello e ha costruito uno speciale elevatore per portarli ad altezza d’uomo e lavorarci meglio.

Come ha cominciato?
“Alla nascita della figlia, ne ho realizzato uno sul caminetto. Poi sono andato avanti in numero e dimensioni”. “Sul terrazzo – aggiunge – ne ho costruito uno lungo quattro metri e così ingombrante da essere inamovibile. Lo proteggo con lastre di plexiglas”.

Di mestiere, Giuseppe ha fatto il magazziniere factotum alla farmacia Elce dove è stato attivo per oltre una ventina d’anni. È persona di straordinaria generosità. Si è sempre impegnato a fare del bene. Quando stava in farmacia, non si limitava a fare il proprio dovere, ma nutriva un’alta concezione del suo lavoro, era
animato da un raro spirito di servizio. “Quando veniva qualche anziano per i pannoloni, come facevo a darglieli e farglieli portare sul
pullman? Così, a fine turno glieli recapitavo a casa”.

Ma faceva tante altre opere: alla Coop a ritirare alimenti in scadenza per consegnarli ai bisognosi. Se c’era qualcuno malato, correva a fargli le iniezioni. Ma tutto questo non vuole si dica. Perché è fatto così. La sua fede è professata con la testimonianza del fare e con la riservatezza che caratterizza le persone autentiche.
L’Inviato Cittadino lo ha incontrato e per caso ha scoperto la storia dei presepi. Chissà quante altre sane passioni albergano nel suo cuore generoso.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

IL PERSONAGGIO Giuseppe Fucelli, l’uomo dei presepi, che dona a Perugia e ai bambini la magia della Natività

PerugiaToday è in caricamento