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Cronaca Assisi

Assisi: processato perché aveva lo spray urticante in tasca, ma è di quelli in libera vendita

Le forze dell'ordine gli contestavano il porto di prodotti pericolosi in quanto senza etichetta, le analisi della Scientifica non confermano

Un giovane, difeso dall’avvocato Diego Florio, è finito davanti al giudice per avere “portato in luogo pubblico, senza giustificato motivo, una bomboletta di spray urticante priva di etichetta adesiva dove vendono riportate marca e caratteristiche tecniche, che, in relazione alle circostanze di tempo, di luogo e di persona, appariva utilizzabile per l’offesa alla persona”.

I fatti sono avvenuti ad Assisi il 15 dicembre del 2019, quando l’imputato è stato fermato mentre girava per la città con una bomboletta di spray al peperoncino, senza un motivo.

Nel corso dell’ultima udienza sono state sentite le forze dell’ordine. Il primo teste, un poliziotto che sequestrò la bomboletta, ha affermato di aver proceduto in quanto il contenitore era anonimo, senza etichette e, quindi, potenzialmente pericoloso e fuorilegge.

Poi è stata sentita una poliziotta della Scientifica che ha analizzato il contenuto della bomboletta. Dalle analisi è emerso che si trattava di un normale spray al peperoncino, rinvenibile in commercio e pertanto lecito.

Il giudice ha rinviato a giugno per la sentenza che, a questo punto, parrebbe orientata verso una dichiarazione di assoluzione.

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