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Cronaca Assisi

Finge di essere ragazza madre per accaparrarsi i contributi del Comune: a processo per truffa

In quattro anni avrebbe percepito dal Comune circa 18mila euro dopo essersi dichiarata ragazza madre, fino alla scoperta

Si sarebbe finta una ragazza madre per poter godere di agevolazioni e contributi del Comune di Assisi. Ed è così che una giovane donna, madre di un bambino di pochi anni, è finita a processo con l'accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. 

La vicenda, dopo che il giudice per le indagini preliminari aveva disposto per l’imputata il decreto di rinvio a giudizio, è sbarcata questa mattina al tribunale di Perugia per la prima udienza dibattimentale. I fatti contestati vanno dal 2009 al 2013: secondo l'accusa la madre avrebbe "omesso" di indicare che il figlio era in realtà già stato riconosciuto dal padre,  inducendo così  in errore - si legge nelle carte - i funzionari del Comune i quali attribuivano il contributo mensile dall'anno 2008 all'anno 2013 di circa 18mila euro per l'assistenza alla ragazza madre.

L'imputata (difesa dall'avvocato Ilario Taddei) finì sotto la lente della giustizia dopo un esposto del Comune che denunciò come il contributo non le fosse dovuto dal momento che il minore era stato riconosciuto anche dal padre. Ora dovrà difendersi anche dall'accusa di "falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o altrui" per essersi dichiarata ragazza madre nelle domande di intervento assistenziale presentate annualmente al Comune, ora parte offesa nel procedimento penale. La prossima udienza è stata fissata al prossimo 4 ottobre. 

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