Giornata mondiale dell'acqua, le fontane tra storia e salute. "Stop bufale, sulla qualità dell'acqua del comune"
Umbra Acque ha organizzato un convegno sulle fontane, espressione di creatività e benessere
Nel tempo l’acqua è sempre stata occasione di socializzazione oltre che bene essenziale. I nostri nonni si incontravano a prenderla alle vecchie fontane, mentre oggi le nuove generazioni possono utilizzare una App per intercettare le fonti urbane, moderne per design e modalità di utilizzo. Ma le fontane raccontano anche di un rapporto ancestrale e vitale che nel corso del tempo ha trovato esplicazione nella tecnica e oggi anche nella tecnologia e nell’arte, nella quale il protagonismo dell’elemento naturale si è fuso dando vita a creazioni originali, monumentali, in alcuni casi addirittura fantastiche, destinate a caratterizzare contesti urbani e suburbani di ogni epoca.
Un filo sottile insomma, che unisce passato e presente, una “navigazione” storica che ha segnato il rapporto tra l’acqua e l’uomo. Questi sono i temi di cui si è parlato stamani al convegno organizzato da Umbra Acque e dalla Galleria nazionale in occasione della Giornata mondiale dell'acqua. Un ‘simposio’ dedicato dunque alle fontane che sono divenute elementi architettonici dal valore iconico, sintesi plastiche di un rapporto, quello tra l’uomo e la natura, divenuto attraverso la creatività degli artisti contestuale espressione di benessere e civiltà.
“Ringrazio tutti i partecipanti a questo importante incontro – ha detto il presidente di Umbra Acque, Filippo Calabrese che ha portato alla platea i saluti della Ad, Tiziana Buonfiglio – durante il quale si sono alternati relatori di grande prestigio che hanno dato lustro alla Giornata mondiale dell'acqua che la nostra società celebra immancabilmente ogni anno”.
Il vicesindaco di Perugiua Gianluca Tuteri, ha ricordato l'importanza dell'acqua per la nostra salute, incentivando l'utilizzo dell'acqua 'del sindaco': “Non facciamoci illudere dai messaggi fuorvianti della pubblicità. L'acqua del rubinetto è buona, controllata e fa bene: facciamo quindi attenzione alle bufale che ci conducono sulla cattiva strada e imbrocchiamo la strada giusta, ovvero mettiamo in brocca l’acqua del Comune". E ancora: "Secondo recenti ricerche, anche il calcio dell'acqua può essere assorbito, sebbene in maniera ridotta rispetto al latte e i derivati e che la sua presenza non è da considerarsi un disvalore, tutt’altro. Non è vero che fa venire i calcoli, anzi chi è predisposto deve bere molto. Discorso analogo per il sodio: il quantitativo di sodio nell’acqua, anche in quelle che ne sono molto ricche, è risibile e incide pochissimo sul totale del nostro introito giornaliero. Motivo per cui è inutile comprare un’acqua che contiene meno sodio di un’altra, così come non ha senso comprarne una in farmacia per il biberon dei neonati, o ancora acquistarne una che stimola la diuresi: tutte le acque la stimolano, compresa quella di rubinetto”.
“Acqua e arte legano non in modo astratto - ha detto il direttore della Galleria nazionale, Marco Pierini -. Il filo rosso che collega questi due elementi è l'uomo: la fontana è infatti simbolo di sviluppo di civiltà, di ricchezza e prosperità. Nei secoli è stata simbolo di potere e ci piace ricordare che oggi viene sempre di più assimilata a uno spazio pubblico, simbolico, a un luogo dove ci si ritrova, si discute, ci si confronta”.
Picchiarelli, storica dell'arte, ha parlato de “Le fontane medievali come scenario privilegiato dell'arte pubblica”, focalizzandosi a lungo su la Fontana Maggiore di Perugia, mentre Carla Scagliosi ha analizzato “La fluidità delle forme. L'acqua come elemento fondante dell'arte barocca”. Ad Andrea Margaritelli, presidente dell'Istituto nazionale di Architettura, sono state affidate le conclusioni del convegno: “E' fondamentale, come ha detto il direttore Pierini, difendere l'acqua sia come materia che come spirito, come uno degli elementi intorno a cui oggi si muovono le nostre città”.