Il gioco d'azzardo manda sul lastrico troppi umbri, nasce il numero verde
Assessore Bartolini: "Il tema è molto sentito e la Conferenza delle Regioni ha dedicato un'intera seduta all'approfondimento di questo fenomeno"
L’attivazione del numero verde regionale per contrastare il gioco d’azzardo patologico è una delle principali azioni messe in campo dalla Regione Umbria in seguito all’approvazione della legge regionale per la prevenzione, il contrasto e la cura di questo grave disturbo del comportamento: lo rende noto l’assessore regionale alla sanità, Antonio Bartolini, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamani a Perugia nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini, nel corso della quale sono stati diffusi i dati del Rapporto epidemiologico sul gioco d’azzardo patologico in Umbria. All’incontro erano presenti il direttore regionale alla sanità, Walter Orlandi e la dottoressa Sonia Biscontini dirigente del Dipartimento per le Dipendenze dell’UslUmbria 2.
“Il gioco d’azzardo rappresenta un fenomeno multidimensionale e molto complesso a cui si connettono problemi dalle diverse sfaccettature e con ricadute su più livelli. Di conseguenza, è necessario che le strategie di risposta, per avere una qualche efficacia, siano dirette verso obiettivi specifici e diversificati, all’interno di un intervento complessivo, sistematico, coordinato su base regionale. Il tema è molto sentito – ha aggiunto l’assessore – e la Conferenza delle Regioni ha dedicato un'intera seduta all’approfondimento di questo fenomeno. Inoltre all’assemblea dei Comuni dell’Anci è stato presentato il lavoro che i vari Comuni stanno portando avanti per contrastare un fenomeno sempre più preoccupante”.
L’assessore ha evidenziato che “la Regione ha messo in campo vari interventi di prevenzione, cura e riabilitazione dal gioco d’azzardo patologico rispettando in pieno le indicazioni del decreto Balduzzi (n. 158 del 2012) che ha incluso queste azioni nei Livelli Essenziali di Assistenza”.