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Cronaca Borgo XX Giugno / Giardini del Frontone

La denuncia dei cittadini: "I Giardini del Frontone tra degrado e zero restauro "

Una lunga lettera, a firma di un gruppo di cittadini, dove viene criticata l'Amministrazione, perché, come si legge "i Giardini del Frontone non possono più essere "oggetto di scarse manutenzioni"

La critica arriva serrata. I Giardini del Frontone, frequentati da studenti e residenti, non possono essere più “oggetto di scarse manutenzioni”. Una lettera lunga che mette in evidenza quanto i perugini amino e vivano la propria città. Tutto è spiegato nei minimi dettagli, dalla potatura degli alberi che avviene troppo raramente fino alle strutture architettoniche lasciate a se stesse, ma ecco la lettera per intero, firmata I Frequentatori del Frontone

"I Giardini del Frontone, luogo di svago per i residenti del Borgo Bello, meriterebbero più attenzione, da parte dei competenti uffici comunali, preposti alla manutenzione e fruibilità d’accesso, nelle aree verdi cittadine. Questi giardini sono oggetto di scarse manutenzioni, se non in periodiche circostanze, legate alle manifestazioni celebrative o fiere, che sono,  solo in parte culturali, meriterebbero di essere più  riqualificati, anche nel resto dell’anno. Siamo tanti, i cittadini della zona a frequentarli, sia quelli ci vanno con i loro Amici a 4 zampe e sia da altri per esercitazioni sportive, come dagli anziani e i  bambini,  nei momenti ricreativi della giornata.

Purtroppo è  scarsa manutenzione delle strutture architettoniche, come per la potatura degli alberi, con i rami secchi, che rischiano di mettere in pericolo, la sicurezza degli abituali frequentatori. Una parte del muro di cinta sovrastante la Porta di S. Costanzo, è da diversi anni transennata con una carpenteria metallica, nonostante le grandi crepe, dovute all’assestamento del terreno, queste non sembrano rassicurare la sua stabilità,  nel caso di un imprevedibile crollo.

E oltre a questa,  poco elegante carpenteria, messa a proteggere il pericolante muro, da diversi mesi un’altra transennata di legno è stata posizionata intorno all’arco settecentesco, del proscènio anfiteatro, che dovrebbe proteggere i passanti, dall’eventuale crollo della scultura in travertino simulacro del  il Grifo perugino che sovrasta l’arco. La messa in sicurezza della scultura in pietra, richiedeva poche ore di lavoro, da eseguire in una sola mattinata, con un semplicemente veicolo dotato del cestello elevatore e con due operatori, per riposizionare il Grifo, fissandolo alla base,  con la giusta resina collante. Sicuramente il costo prevedibile era di poche centinaia di euro, mentre lasciandoli così, per altri mesi, in attesa di eventuali segnalazioni, dell’incomoda palizzata, solo allora l’Assessore di turno, preposto per le opere pubbliche, si deciderà di indire una gara d’appalto, magari affidandola all’ amico di turno,  che poi verranno a costare a noi contribuenti, decine di migliaia di euro in più.

Così purtroppo sono  gestite e finanziate  le opere pubbliche, specialmente in queste ultime amministrazioni comunali…. A proposito di spese dobbiamo chiederci,  quale utilità e beneficio hanno prodotto, il nuovo impianto d’illuminazione per i Giardini del Frontone ? era questa un intervento prioritario e indispensabile, voluto dall’Assessore alle Infrastrutture, se il funzionamento delle  luci avviene  soltanto dopo la chiusura dei cancelli in fine pomeriggio? Discutibile è la chiusura dei cancelli nelle ore notturne, trattandosi di giardini in prossimità del centro abitato, il cui controllo della sicurezza per l’eventuale degrado o spaccio di droga, potrebbe essere facilmente controllato senza particolari  difficoltà.

Questi giardini dovrebbero rimanere aperti fino a tarda notte, specialmente nella bella stagione, permettendo ai residenti della zona di  frequentarli liberamente in qualsiasi ora della giornata. Se anche quest’anno sarà proposta la stagione estiva per il cinema all’aperto, non riteniamo che sia giusto consentire l’accesso ai giardini ai soli spettatori paganti. Poiché se da una parte si giustifica il godimento dello spettacolo per chi ha pagato l’ingresso, dall’altra il gestore della rassegna cinematografica, dovrebbe adeguare la disposizione dello schermo visibile solo ai partecipanti, lasciando libera l’area circostante per coloro che vanno solo a passeggiare o prendere bibite al chiosco in fondo ai giardini".                                                                            

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