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Cronaca

Crisi, dopo Umbria Mobilità rischio contagio per la Gesenu: "Un'altra gestione scellerata"

Massimo Monni della Pdl ha portato la questione della Gesenu in Consiglio regionale dopo la decisione della Gesenu di non pagare i premi ai dipendenti (mille euro a testa). Chiesta la testa dei vertici dell'azienda

Mancanza di liquidità per pagare i premi dei dipendenti. Lo spettro di un'altra Umbria Mobilità aleggia anche sulla Gesenu anche se la situazione appare migliore. Come per l'azienda di trasporto anche per quella dei rifiuti la storia di una crisi (si spera questa in grado di rientrare più facilmente) inizia con l'annuncio di un mancato pagamento delle spettanze varie dei dipendenti. E c'è già chi chiede la testa dei vertici della Gesenu per una "gestione ballerina".

Il Pdl ha annunciato in consiglio regionale battaglia: “I conti sono in rosso – ha spiegato Massimo Monni - ed è stata comunicata l'impossibilità di pagare i premi di risultato ai dipendenti. Questo non è che l'ennesimo esempio di pessima amministrazione della nostra città. Rischiano di pagare anche i cittadini con l'impoverimento di servizi pubblici. I cittadini sono stanchi – conclude Monni -, è ora di cambiare qualcosa, e non solo ai vertici delle suddette società”.

Chiesto un tavolo immediato per cercare di salvare il salvabile in tempo e tutelare i lavoratori. “I lavoratori devono essere difesi - ha spiegato il consigliere regionale del Pdl, Massimo Monni, che ha annunciato una interrogazione sui vertici dell'azienda -. Non è possibile che a causa di una gestione scellerata i dipendenti non ottengano il premio di risultato loro dovuto. Chissà se per i premi ai dirigenti i soldi verranno trovati? Innanzitutto  è necessario cercare un confronto, aprire un dialogo tra società, lavoratori ed istituzioni per risolvere o comunque tentare di garantire un minimo del pagamento, tutelando i diritti dei lavoratori che non sono responsabili della situazione in cui versa Gesenu".

I dipendenti rischiano di non vedersi pagate in tempo i mille euro di premi per il lavoro portato avanti. Anche se l'incasso della Tarsu da maggio potrebbe ridare respiro alle casse della Gesenu.

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