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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Paradossi della giustizia: per il civile è un padre "snaturato", per il penale si è sempre occupato del figlio

Tolta la potestà genitoriale per abbandono di minore, ma le stesse accuse penali non sono state ritenute sussistenti

La giustizia civile gli ha tolto la potestà genitoriale per la mancata assistenza morale e materiale del figlio. La giustizia penale lo ha assolto dalla stessa accusa.

È la vicenda di un uomo, padre ed ex marito, difeso dall’avvocato Diego Florio, che si è trovato sotto processo per aver tenuto “una condotta contraria all’ordine e alla morale della famiglia”, sottraendosi “agli obblighi di assistenza inerenti la responsabilità genitoriale nei confronti del figlio di 9 anni, non rispettando il decreto presidenziale del 2016, cioè omettendo di tenere con sé il figlio secondo le turnazioni ivi stabilite ed omettendo qualsiasi contatto anche telefonico”.

Il decreto presidenziale a cui si fa riferimento è quello che ha sancito le condizioni della separazione e la cui violazione ha portato alla revoca della potestà genitoriale in capo all’uomo. Oltre che una serie di denunce che hanno condotto l’uomo davanti al giudice del Tribunale penale di Montepulciano per il reato di abbandono e mancata assistenza morale verso il figlio minorenne.

Accuse che il giudice non ha ritenuto sussistenti con l’assoluzione dell’imputato; ma che al contrario, in sede civile, sono state ritenute valide, fino alle estreme conseguenze.

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