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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Rompe i sigilli del contatore per riscaldare l'appartamento: lavori di pubblica utilità per evitare il processo

L'imputato, al quale avevano staccato la fornitura per morosità, avrebbe forzato il rubinetto e consumato 28 metri cubi di gas

Il freddo era arrivato e non si poteva stare nell’appartamento senza riscaldamento, anche perché la società del gas aveva interrotto la fornitura per morosità. Un problema facilmente risolvibile, ma che ha portato un campano di 42 anni, difeso dall’avvocato Valeria Passeri, davanti al giudice con l’accusa di furto aggravato.

Secondo la Procura di Perugia, l’imputato “al fine di trarne profitto”, dopo aver “manomesso il rubinetto del contatore del gas, rompendo il sigillo metrico, che era stato posto sullo stesso rubinetto dai tecnici del gas a seguito di intervenuta sospensione del servizio di somministrazione del gas per morosità”, avrebbe riaperto “indebitamente l’erogazione del gas dal contatore collegato all’appartamento, ove lo stesso risiedeva, impossessandosi così di complessivi 28 metri cubi di gas metano”.

Contestata anche l’aggravante di aver commesso “il fatto usando violenza sulle cose in particolare rimuovendo con violenza il predetto sigillo metrico apposto sul rubinetto del contatore del gas”.

Fatto avvenuto a Perugia il 25 novembre del 2021. Il difensore ha chiesto un rinvio per poter valutare la possibilità di ottenere la messa alla prova e lo svolgimento di lavori di pubblica utilità per chiudere il procedimento. Il giudice ha disposto il rinvio per valutare la presa in carico dell’imputato da un ente per lo svolgimento della messa alla prova.

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