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Cronaca

Senza lavoro per colpa del Covid, si improvvisa scassinatore e viene preso: a processo professionista disoccupato

L'uomo non lavorava più a causa del lockdown e con il volto coperto, di notte, ha tentato di derubare un'attività commerciale a Perugia

Il Covid lo ha messo in ginocchio, con l’attività professionale ridotta a zero a causa delle chiusure imposte dal governo durante la pandemia, e lui si improvvisa scassinatore.

Appunto, si improvvisa, viene fermato dalle forze dell’ordine e processato.

L’uomo, un 43enne perugino difeso dall’avvocato Fabio Maddalena, è accusato di furto aggravato perché “in orario notturno, dopo essersi introdotto, parzialmente travisato” in un esercizio commerciale di Sant’Andrea delle Fratte, dall’ingresso posteriore e dopo aver tagliato “le sbarre di ferro della porta finestra e il lucchetto esterno, asportava il cassetto del registratore di cassa in cui erano custoditi 300 euro” e un assegno “dell’importo di 263,41 euro”.

Secondo la Procura di Perugia, inoltre, dopo essere entrato nel magazzino, avrebbe rubato due computer portatili “sottraendo tali beni alla società”.

Contestata anche l’aggravante per “aver commesso il fatto con violenza sulle cose, che il fatto è stato commesso da persona travisata e approfittando delle circostanze di tempo”, cioè di notte e in lockdown il 20 aprile del 2020.

Nel corso dell’udienza di oggi sono state ammesse le prove e i testimoni da sentire.

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