Scassinano cambiamonete e fuggono con 570 euro, presi e processati (dopo 8 anni)
I due sono sospettati di altri colpi simili avvenuti tra Città di Castello, Cerbara e San Giustino
Una serata all’insegna del furto e del danneggiamento, dopo aver tenuto d’occhio la macchinetta cambiamonte e fatto un rapido calcolo di quanto potesse contenere.
Due persone, un 50enne e un 46enne, difesi dagli avvocati Eugenio Zaganelli e Paola Marinelli, sono finiti sotto processo per furto aggravanto, in quanto “in concorso tra loro, al fine di trarne profitto per sé o per altri, impossessati della somma di denato in contante pari a 570 euro di altrui proprietà, sottraendola dall’interno del cambiatore installato nella sala giochi dell’esercizio commerciale del genera bar” a Cerbara.
I due, così come ricostruito dall’accusa, la notte del 30 dicembre del 2013 (la giustizia ha tempi molto lunghi) si sarebbero introdotti nel locale e si sarebbero impossessati della somma “commettendo il fatto con violenza sulle cose rappresentata dal ribaltare il cambiamonete permettendo la caduta con fuoriuscita del denaro dall’apparecchio; in esercizio ove si somministrano cibi o bevande e su cose esposte per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede o destinate a pubblico servizo o a pubblica utilità”.
Entrambi gli imputati non erano nuovi a colpi del genere, tutti e due con precedenti e recidivi. Tanto da far sospettare che siano gli autori di altri colpi a danno di cambiamonete avvenuti nella zona in quel periodo.