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Cronaca

Furti in villa, la Mobile arresta straniero: svaligiate più case

La Squadra Mobile della Questura ha arrestato un cittadino albanese, raccogliendo indizi che lo inchioderebbero sulle responsabilità in merito a svariati furti in villa

La settimana scorsa, all’esito di una prolungata attività di indagine di concerto con la Procura della Repubblica, Sost. Proc. Dr.ssa Angela Avila, la Squadra Mobile ha sottoposto a fermo l'albanese K.X. poiché sullo stesso sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza per i reati di rapina pluriaggravata e continuata, lesioni personali, sequestro di persona e porto abusivo di arma da fuoco, in concorso con altre persone ancora ignote.

L'arrestato dovrebbe essere il responsabile di svariate rapine. Nella notte del 22 Settembre 2011, in località Montone, cinque malviventi travisati, dopo essere furtivamente penetrati in una casa, perpetravano rapina ai danni degli abitanti la stessa.
I rapinatori, prima di fare irruzione nella camera da letto ed aggredire le vittime, si erano impossessati di uno dei fucili da caccia reperito nella stessa abitazione, utilizzandolo per minacciare le  malcapitate vittime. Gli autori venivano indicati come provenienti dall’est Europa.    

A seguito del suddetto episodio, la Sezione Antirapina della Squadra Mobile intraprendeva, come consuetudine, un’attività di informazione e raccolta di elementi, riscontrando che la famiglia si era rivolta ad alcuni stranieri, tra cui un albanese, per effettuazione di alcuni lavori di manutenzione del giardino.

Nella notte del 19 Ottobre 2011, in località Brufa, quattro malviventi travisati perpetravano un’altra rapina: anche in questo caso la Sezione Antirapina acquisiva preziose informazioni dalle vittime, che si erano avvalsi, recentemente,  dello stesso albanese per la manutenzione del giardino.

Visto l’importantissimo riscontro ed in considerazione del fatto che già due rapine erano state consumate in abitazioni ove aveva lavorato la stessa ditta, si procedeva ad ulteriorI approfondimenti.

Nella sera del 27 ottobre del 2011, in una località vicina a Castiglione del Lago, cinque malviventi armati di un fucile, una pistola ed una grossa mannaia, travisati, facevano irruzione in una abitazione e, sotto la minaccia delle armi e dopo averlo colpito il capofamiglia con pugni e calci, perpetravano rapina minacciando con le armi sia lui che l’anziana madre ed una amica di famiglia occasionalmente presente. Particolare di estrema importanza è che nelle concitate fasi della rapina una delle vittime aveva avuto modo, per qualche secondo, di scorgere in volto uno dei rapinatori.

Nella notte del 13 gennaio 2012, due rapinatori travisati ed armati di una pistola a tamburo ed un fucile, facevano irruzione in una ulteriore abitazione di Ponte Pattoli ove, sotto la minaccia delle armi, sequestravano ed immobilizzavano, legandoli con del filo elettrico, tutti i componenti la famiglia, riuscendo alla fine ad  impossessarsi di contanti e preziosi.
Anche durante quest’ultima rapina, uno dei malviventi rimaneva a volto scoperto dando così modo ad uno delle vittime di scorgerlo in volto.

Tutte le vittime che erano state in grado di vedere in volto il malvivente lo riconoscevano senza dubbi nel cittadino albanese, riconosciuto anche dalle vittime delle altre rapine come il ragazzo che aveva effettuato i lavori di giardinaggio. Constatato altresì il pericolo che lo stesso si potesse dare alla fuga (è anche clandestino sul territorio nazionale) lo stesso è stato sottoposto a fermo.




 

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