rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nella rete della polizia i predoni delle aziende umbre: arrestata banda specializzata, ecco come agiva

Erano l'incubo delle aziende umbre e non solo. Il blitz è scattato il 14 febbraio: quattro sono in carcere, uno è stato denunciato. Mezzi d'opera da rivendere in Romania era l'obiettivo della banda

Raid nelle aziende, dall’Umbria all’Abruzzo, con l’intento di impossessarsi di mezzi d’opera quali trattori ed escavatori per poi rivenderli clandestinamente in Romania a un terzo del loro valore. Una banda specializzata a cui vengono contestati oltre una ventina di colpi (tra tentati e consumati) ai danni delle aziende soprattutto umbre, ma anche in Toscana, in Emilia Romagna, in Abruzzo e nel Lazio.

Dopo mesi di indagini, recupero della refurtiva e dell’arrivo in Italia di un quinto elemento della banda con un mezzo “pulito” che sarebbe servito a caricare i mezzi proventi del furto, la polizia è riuscita ad incastrare la banda. L’indagine è stata coordinata dalla procura di Perugia e portata avanti dagli agenti della Squadra Mobile di Perugia diretta dal vice questore Virgilio Russo con l’ausilio della polizia stradale e dei colleghi di Roma.

Sgominata banda di ladri, raid di autocarri e ruspe: recuperato bottino per oltre un milione di euro

Il blitz è scattato a Roma il 14 febbraio di quest’anno: la squadra Mobile di Perugia, coordinata dalla procura, ha sottoposto i quattro indagati a fermo di indiziato di delitto per i reati di furto e tentato furto aggravati e continuati in concorso, aggravati dalla transnazionalità. Si tratta di: R.V. rumeno del 1990;  F.A. rumeno del 1985; C.B. rumeno del 1986; G.B. rumeno del 1987. Il quinto uomo, sodale alla banda ma senza aver partecipato ai furti, è stato invece denunciato per reati contro il patrimonio. Era appena arrivato dalla Romania con un autoarticolato pronto a caricare i veicoli rubati. I 4 indagati tutti con precedenti penali, sono ristretti nel carcere di Regina Coeli.

Si tratta di una banda specializzata – come evidenziato nel corso di una conferenza stampa in Questura alla presenza del Questore di Perugia, Giuseppe Bisogno, del capo della Mobile, Virgilio Russo e del vice Adriano Felici. Il  loro modus operandi era caratterizzato da specifici sopralluoghi in auto presso le aziende prese di mira mentre i furti avvenivano sempre in orari notturni. Altro elemento messo in risalto dalle indagini è che le aziende dove sono stati messi in atto i furti (anche quelli tentati) si trovavano lungo le principali direttrici viarie in maniera tale da garantirsi una via di fuga.

La banda, durante i vari colpi, rubava anche autoarticolati per provvedere al trasporto della merce: il loro vero obiettivo erano infatti mezzi d’opera che poi sarebbero stati rivenduti in Romania.  Il blitz, come detto, è scattato a Roma il 14 febbraio: tutta la banda infatti viveva nella Capitale, ma si spostava nelle varie regioni del Centro Italia a caccia di aziende da depredare.

Le indagini hanno preso piede nel luglio dello scorso anno: mettendo insieme vari elementi, dall’analisi delle zone dove sono stati commessi i furti a quelli dove erano stati abbandonati i mezzi di fuga  alle immagini di videosorveglianza delle aziende, fino alla svolta nel settembre del 2018.

Proprio in questo periodo l’attenzione della polizia si è concentrata su un uomo di origine romena, già arrestato per furto di veicoli dai colleghi di Roma e le cui fattezze erano compatibili con una persona immortalata dalle telecamere di videosorveglianza di una ditta di Balanzano.

Nel corso dei mesi, grazie alla collaborazione degli agenti del Commissariato di Assisi, della Polizia Stradale di Todi, con la Questura ovvero il Compartimento Polizia Stradale di Roma, sono stati ritrovati numerosi mezzi industriali trafugati dagli indagati, restituiti ai legittimi proprietari.

Le aziende colpite in Umbria vanno da Ospedalicchio (dove è stato rubato un escavatore, mai più ritrovato); Balazano, dove il 4 marzo dell’anno scorso è stato portato via un autoarticolato carico di prodotti chimici e poi ritrovato a Monterotondo (RM) il giorno dopo; un trattore in un’azienda di Ponte San Giovanni, un furgone a Marsciano, tre escavatori a Perugia; un trattore a Todi, e così via. Tanti i colpi, tra tentati e perpetrati, in tutta la provincia di Perugia ma anche nel ternano dove a gennaio di quest’anno è stato rinvenuto e restituito un camion, trafugato a Narni in danno di un privato autotrasportatore. Ma non finisce qui perché alla banda vengono contestati anche furti tentati in danno di ulteriori ditte di rivendita di mezzi d’ opera avvenuti in Celano (AQ) il 30 gennaio 2019 e a Teramo il 7 e l’ 8 febbraio. I fermi sono stati convalidati dal gip di Roma. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nella rete della polizia i predoni delle aziende umbre: arrestata banda specializzata, ecco come agiva

PerugiaToday è in caricamento