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Cronaca

L'acciaio è il nuovo oro: raffica di arresti, smantellata la banda dei furti all'Ast

L'organizzazione aveva messo in piedi un sistema preciso: ripuliva il centro finitura dell'azienda ternana e vendeva tutto a Foligno. Presi e ammanettati dalla Forestale

Acciaio? No, oro. Dall’associazione a delinquere per la commissione di furti aggravati e continuati, alla ricettazione di materiale rubato. Sei misure cautelari sono in corso di esecuzione per ordine dal Gip Simona Tordelli del Tribunale di Terni, su richiesta del Pm Elisabetta Massini della Procura della Repubblica di Terni, a seguito delle indagini condotte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Terni.

L’ordinanza emessa dal Gip prevede sei arresti tra cui tre custodie cautelari in carcere e tre misure detentive domiciliari.

Razzia d'acciaio, smantellata organizzazione criminale: così rubavano il nuovo oro
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I furti sarebbero avvenuti all’interno del Centro di Finitura dell’Ast, reparto dedito alla “rifinitura” ulteriore dei vari prodotti in acciaio realizzati dall’azienda; i residui di tale specifica lavorazione sono costituiti da materiale, sempre in acciaio, che viene trasportato e conferito alla sede principale dell’AST (viale Brin) per essere riutilizzato tramite ri fusione nel ciclo produttivo dell’acciaieria. E’ proprio questo materiale che, come accerterebbero i riscontri effettuati dal NIPAF di Terni, sarebbe stato sottratto più volte e conferito illegittimamente ad un centro che commercia in materiale ferroso, a Foligno, in complicità con l’organizzazione criminale.

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