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Cronaca

Come riconosco i funghi commestibili? Ecco qualche buon consiglio

Nei  casi di sospetta intossicazione ci si deve rivolgere immediatamente al proprio medico o, nelle situazioni più gravi, direttamente al Pronto Soccorso, ricordandosi di portare con sé gli avanzi del pasto e dei funghi consumati

Iniziata una delle stagioni più propizie per la raccolta dei funghi, il dipartimento di prevenzione della USL 1 ricorda che alcune varietà tossiche o velenose assomigliano a quelle commestibili e possono confondere anche il raccoglitore più esperto, con gravi rischi per la salute propria e delle persone con cui si condivide la pietanza, e raccomanda a tutti di non credere ai metodi empirici per il riconoscimento dei funghi commestibili (aglio, monete d'argento, assaggio del gatto, ecc.) e di farli sempre controllare prima di consumarli presso gli ispettorati micologici della USL. Il servizio è completamente gratuito per tutti coloro che intendono farne un uso personale, mentre è a pagamento per chi, in possesso di tutte le autorizzazioni del caso, è interessato alla vendita dei funghi epigei spontanei.

A ricordare le principali regole per la raccolta e il consumo di funghi è il dottore Oliviero Rossi, responsabile scientifico e coordinatore didattico della Scuola di Formazione e di Aggiornamento per Micologi a Villa Umbra, che ogni anno forma e aggiorna decine di esperti che provengono da tutte le regioni d’Italia: “I funghi vanno fatti controllare freschi e devono essere raccolti interi, non tagliati con il coltello, posti in cesti  e non in buste di plastica. La quantità giornaliera massima ammessa è di tre chilogrammi a persona. E’ assolutamente vietata la raccolta dell'Amanita Caesarea allo stadio di ovolo chiuso. Ultime raccomandazioni: la raccolta non va effettuata in zone sospette di inquinamento ed è importante attenersi alle indicazioni del micologo  per la pulizia e la cucina (eliminazione di gambi e cuticola, tempi di cottura, ecc…), evitando per prudenza la somministrazione a donne in gravidanza e bambini piccoli”. Tutte queste informazioni e altre ancora sono reperibili sulla pagina WEB dell'Ispettorato Micologico della Usl Umbria 1nell'opuscolo “per consumare i funghi senza problemi”. 

Nei  casi di sospetta intossicazione ci si deve rivolgere immediatamente al proprio medico o, nelle situazioni più gravi, direttamente al Pronto Soccorso, ricordandosi di portare con sé gli avanzi del pasto e dei funghi consumati, insieme ai residui della pulitura dei funghi (che dovrebbero essere conservati sino al giorno dopo) per facilitare il riconoscimento della specie causa della intossicazione. Non vanno in ogni caso tentate terapie autonomamente e non va ingerito nulla (latte, alcolici ecc.).

La Usl Umbria 1 è presente in ogni distretto con sette punti di controllo o Ispettorati Micologici. Nel Perugino a Perugia in Via XIV Settembre 79 (Parco Santa Margherita, Palazzina Neri) tel. 0755412420 ; nell’Alta Valle del Tevere a Città di Castello in Piazza Giovanni XXIII, tel. 0758509382; nell’Alto Chiascio a Gubbio in Via Cavour 38, tel. 0759239412; nell’Assisano aBastia Umbra in Piazza del Tabacchificio, 8 (Piano Palazzo della Salute, primo piano); nel Trasimeno a Panicale in Via Belvedere; nella Media Valle del Tevere a Marsciano in Via Piccolotti e Corneli 1 (Palazzina Poggioni, secondo piano) e a Todi in Via Giacomo Matteotti  123 (nella struttura dell’ex ospedale, piano terzo). Gli orari  di apertura per controlli e informazioni sono disponibili su www.uslumbria1.it – servizi – Ispettorato Micologico. Per informazioni telefonare al centralino  075-5411 e chiedere dell'Ispettorato Micologico competente per  il territorio interessato.

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