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Cronaca

Finti addetti delle banche o compratori di auto, maxi frode informatica scoperta a Perugia: 9 arresti

In un solo mese il sodalizio avrebbe intascato 230mila euro. Come operava

Un’associazione specializzata nelle frodi informatiche, dal phishing ai finanziamenti capestro. Circa 230mila euro intascati nel solo mese di maggio 2021. Sono nove le misure di custodia cautelare eseguite da polizia postale e carabinieri nella giornata di oggi, nei confronti di soggetti coinvolti nella presunta organizzazione a vario titolo. Per 3 si sono aperte le porte del carcere, altri 3 sono ai domiciliari, per 3 l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Un presunto componente del sodalizio, al momento dell’esecuzione del provvedimento disposto dal gip di Perugia, è stato trovato con documenti falsi e per questo arrestato.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il gruppo avrebbe operato in più modi. Il classico phishing via mail o via sms per ottenere le credenziali bancarie delle vittime, fingendosi addetti di istituti bancari o enti, e prelevare denaro contante da far confluire su conti correnti aperti a questo uso da intermediari a cui sarebbe andata poi una percentuale. Ma anche finanziamenti farlocchi per l’acquisto, per esempio, di automobili. Finanziamento mai onorato ovviamente e sottoscritto, spesso e volentieri, con documenti falsi nella disponibilità dell’organizzazione stessa. Fondamentale il ruolo degli intermediari, sottolinea la Procura di Perugia, il vero motore della frode che operava consentendo alle menti di rimanere il più possibile nell’ombra. L’operazione ha interessato tutto il territorio nazionale. 

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