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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Magione

La frana della discordia, si bloccano di nuovo i lavori a Sant'Arcangelo

L'iter di finanziamento dell'opera, dal costo significativo anche per alcune prescrizioni paesaggistiche forse eccessive, e' durato per tutto il 2013, risolvendosi solamente con un finanziamento ministeriale ottenuto dalla Regione Umbria

Il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, ha chiesto ufficialmente al presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti, "un incontro tecnico-politico per dare una sterzata definitiva ai ritardi accumulati sui lavori della frana di Sant'Arcangelo di Magione sulla strada regionale 599 per Chiusi". "Sono necessarie spiegazioni dettagliate - ha osservato Chiodini, secondo quanto riferisce una nota del Comune - sull'oggettiva situazione dell'azienda impegnata nel cantiere, che dall'inizio dell'estate lavora a singhiozzo, e soprattutto su come s'intende procedere per il completamento dell'opera e la riapertura della strada. Preminente interesse è la qualità dell'intervento, strettamente legato ad aspetti di sicurezza, ma si è di fronte ad un disagio esasperante che va avanti ormai da anni".

Dopo un cronoprogramma presentato dalla direzione lavori in assemblea pubblica a Sant'Arcangelo che prevedeva la chiusura del cantiere per il mese di agosto - ha sottolineato Chiodini - si prende atto che difficoltà sopraggiunte stanno allungando i tempi molto oltre quanto preventivato dalla stessa azienda e dai tecnici della Provincia di Perugia. Tutto questo produce una viabilità a corsia unica che va avanti ininterrottamente da anni".

"L'evento franoso principale - ha ricordato Chiodini - avvenne nel 2012. L'iter di finanziamento dell'opera, dal costo significativo anche per alcune prescrizioni paesaggistiche forse eccessive, è durato per tutto il 2013, risolvendosi solamente con un finanziamento ministeriale ottenuto dalla Regione Umbria. Solo alla fine del 2014 si arriva alla consegna dei lavori, slittati a causa della brutta stagione all'inizio della primavera. Da allora, dopo un rapido intervento per lo zoccolo in cemento armato, si sono susseguite sistematiche lentezze, malgrado un cronoprogramma dei lavori che ad aprile scorso aveva infuso ottimismo in tutta la cittadinanza".

"Ora - ha concluso Chiodini - è necessario fare il punto con azienda e tecnici provinciali: la situazione, sempre seguita con attenzione dall'amministrazione comunale, richiede un interessamento diretto dei vertici politici della Provincia, a partire dal presidente Nando Mismetti".

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