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Cronaca

Fotocopie illegali, vende libri universitari a prezzi stracciati: sotto processo

Davanti al giudice per la maxi operazione della Guardia di finanza che aveva preso di mira diverse copisterie perugine

Il mercato dei libri universitari fotocopiati non si ferma, nonostante le inchieste e i processi, anche se i tempi sono lunghi e spesso le copisterie riprendono da dove si erano fermate. E la coda di studenti alle copisterie e i tempi di attesa per ottenere interi manuali fotocopiati la dicono lunga.

Le copie illegali, in genere, sono conservate in gran parte in formato digitale, all'interno di pc e hard disk. L’hard disk è spesso collegato alla corrente attraverso un interruttore wi-fi disattivabile all’occorrenza da remoto, in modo da farlo sparire dalla rete in caso di controlli.

Poi c’è chi tiene chiusi nei cestini della raccolta carta i volumi fotocopiati, oppure in auto parcheggiate fuori dal negozio. I file su computer si chiamano con codici alfanumerici oppure sono salvati con nomi che possono depistare.

Ci sono anche studenti che si organizzano: si mettono insieme i soldi, si compra una copia e si fotocopia per tutti. Altri prendono direttamente il libro nella biblioteca universitaria o comunale e lo portano in copisteria. In media il prezzo di un volume fotocopiato è circa 1/3 del prezzo di copertina: un libro di 500 pagine che in libreria costa 80 euro, si porta a casa rilegato da un minimo di 20 a un massimo di 30 euro rivolgendosi alle copisterie.

In alcuni casi si arriva anche al processo. A finire nei guai il titolare di una copisteria del capoluogo umbro, difeso dall’avvocato Francesco Maiorca, accusato di “aver riprodotto in formato digitale 1.070 testi universitari, soggetti al diritto d’autore, fra i quali, a mero titolo esemplificativo” un volume sulle agenzie di rating (230 pagine e 20 euro di prezzo), un tomo sull’analisi chimica strumentale e tecnica (in libreria al costo di 60 euro) e un altro volume di oltre 400 pagine sulla biochimica nelle scienze motorie (prezzo in libreria 45 euro).

Centinaia di titoli pronti a essere riprodotti e spillati, magari a prezzi stracciati rispetto ad altre copisterie e con grande risparmio per gli studenti. L’elenco completo dei testi fotocopiati è stato rinvenuto, da personale della Guardia di finanza e della Siae “all’interno dell’hard disk” trovato all’interno della copisteria durante il blitz del maggio del 2016.

La Guardia di finanza aveva effettuato appostamenti e accertamenti per provare che all'interno dei locali venivano fotocopiati i testi dei libri universitari. L’udienza è stata rinviata per mancanza di un testimone.

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