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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Fotocopie illegali, il mercato non si ferma: libri occultati negli hard disk disattivabili con un radiocomando o nei cd consegnati con i corrieri

Tanti studenti in fila davanti alle copisterie ad alimentare un giro d'affari con molti zeri

Fotocopie illegali, dal server al corriere. La nuova frontiera dei libri universitari fotocopiati è quella di non detenere più nel pc in copisteria o su un server la lista dei testi scaricabili e stampabili, ma quella di farli arrivare via corriere e stamparli direttamente allo studente che li ha ordinati.

Il mercato dei libri universitari fotocopiati non si ferma, nonostante le inchieste e i processi, anche se i tempi sono lunghi e spesso le copisterie riprendono da dove si erano fermate. E la coda di studenti alle copisterie e i tempi di attesa per ottenere interi manuali fotocopiati la dicono lunga. A Perugia si registra anche un notevole afflusso di studenti da altri atenei, soprattutto Roma, dopo la stretta sulle copisterie della capitale.

Le copie illegali, in genere, sono conservate in gran parte in formato digitale, all'interno di pc e hard disk. L’hard disk è spesso collegato alla corrente attraverso un interruttore wi-fi disattivabile all’occorrenza da remoto, in modo da farlo sparire dalla rete in caso di controlli.

Poi c’è chi tiene chiusi nei cestini della raccolta carta i volumi fotocopiati, oppure in auto parcheggiate fuori dal negozio. I file su computer si chiamano con codici alfanumerici oppure sono salvati con nomi che possono depistare.

Ci sono anche studenti che si organizzano: si mettono insieme i soldi, si compra una copia e si fotocopia per tutti. Altri prendono direttamente il libro nella biblioteca universitaria o comunale e lo portano in copisteria. In media il prezzo di un volume fotocopiato è circa 1/3 del prezzo di copertina: un libro di 500 pagine che in libreria costa 80 euro, si porta a casa rilegato da un minimo di 20 a un massimo di 30 euro rivolgendosi alle copisterie.

La legge sul diritto d'autore non vieta del tutto la riproduzione di queste opere, ma la circoscrive a finalità di “uso personale”, previo pagamento di un compenso forfettario alla Siae a cura di ciascuna copisteria, e comunque non oltre il 15% dell’opera.

Sono previste multe per tutti, anche gli studenti possono essere multati. La legge 248/2000 sancisce che la riproduzione per uso personale di tali opere non possa superare il 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico ed è punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.582 a euro 15.493. Anche chi compra rischia la sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del prezzo di mercato dell’opera o del supporto oggetto della violazione, in misura comunque non inferiore a 103 euro. Basta farsi un giro per Perugia e vedere che davanti a particolari copisterie ci sono dai 10 ai 20 ragazzi in coda, continuativamente, per ordinare o ritirare le copie. Anche se spesso escono con un cd, una penna usb o cancelleria. Il volume fotocopiato è dentro lo zaino.

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