Il ritocco c'è ma non è in malafede: fatto un disastro per togliere il cartello dei Tabacchi
Il Comune spegne le polemiche: il collaboratore esterno non era autorizzato a questa operazione ma lo ha fatto in buonafede. "Non abbiamo bisogno di questi mezzi... tra l'altro dozzinali..."
Calma. La foto del Palio di Perugia con gli hobbit che fanno capolino in piazza Matteotti? “Lo scopo di chi ha effettuato il ritocco (fatto in una precisa zona della foto, a sinistra) non era certo quello di aggiungere qualche decina di persone ad un piazza che già conteneva numeroso pubblico, ma il vero intento, seppur opinabile, era quello di togliere il cartello di un’attività commerciale”. Parole messe nero su bianco dal Comune di Perugia, che dà la sua versione dei fatti dopo la bufera sui social che ha investito il sito web, Palazzo dei Priori e Perugia 1416.
“Ci scusiamo con tutti gli utenti per aver pubblicato sulla prehome del sito del Comune una foto poi risultata “manipolata” – scrive l’amministrazione Romizi - . Appena ci si è resi conto del ritocco, si è provveduto immediatamente a rimuoverla e ad avviare un’indagine per comprendere il motivo di tale manipolazione. Come si può vedere dalla foto originale, arrivata in nostro possesso successivamente alla pubblicazione della prima, lo scopo di chi ha effettuato il ritocco (fatto in una precisa zona della foto, a sinistra) non era certo quello di aggiungere qualche decina di persone ad un piazza che già conteneva numeroso pubblico, ma il vero intento, seppur opinabile, era quello di togliere il cartello di un’attività commerciale. E’ bene precisare che il ritocco, fatto da personale esterno al Comune e sicuramente in buona fede, non è stato richiesto dall’Amministrazione che non ne era stata nemmeno informata e che, oltre a disconoscerne la paternità, non avvalla la scelta di aver voluto modificare l’immagine”.
E ancora. Perché le accuse si sono accumulate. L’amministrazione Romizi va avanti: “Detto ciò, e chiedendo nuovamente scusa per quanto accaduto, sembrano fuori luogo le strumentalizzazione che il caso ha sollevato. La massiccia partecipazione a Perugia 1416 non richiede né grossolani maquillage, né escamotage a cui questa Amministrazione non ha intenzione di ricorrere. Non è certo la sostituzione, in una foto, di un cartello commerciale con delle persone a decretare il successo o meno di una manifestazione che ha chiamato e chiamerà anche domani un folto pubblico”. Fine della storia?
