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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Fontana Maggiore, prove generali per la riapertura: il restauro, il progetto e i precedenti storici

Fontana Maggiore, inaugurazione meno 1. Prove generali all’impianto di alimentazione e controllo depurazione. Riempimento vasche, controllo flussi e livelli, prova di getto. Sarà domani, alle 12.30, l’inaugurazione della Fontana di piazza, ma già da ieri sono partite le prove generali e i primi “squizzi”.

Assolutamente da evitare la storica figuraccia fatta, in epoca fascista, quando venne Mussolini per l’inaugurazione del nuovo acquedotto cittadino. Che non era ancora pronto e così il podestà, d’accordo col fontaniere, cercò di imbrogliare il duce. Il quale, come si dice, “mangiò la foglia” e, romagnolo sanguigno, da quella volta si rifiutò di tornare alla fascistissima Perugia, mentre il podestà Buitoni dovette svignarsela negli Stati Uniti.

Oggi, in democrazia, quegli incidenti non possono più accadere, ma è meglio prevenire brutte figure. Come primo atto sono state riempite le due vasche. Prima la superiore, poi la inferiore. E siccome le bocche animalesche bronzee sono dotate di tappo, la coppa inferiore è stata alimentata attraverso il tubo di sfioro di quella superiore. Poi il getto di alcuni minuti. Con la responsabile, architetto Maria Cristina Timpani, a sorvegliare il buon andamento delle operazioni.

Una ditta specializzata (Fabrizio Costantini) si è presa cura della parte tecnologica, situata in una cavità ai piedi della scalinata della cattedrale, raggiungibile attraverso una botola a scaletta. L’intero impianto è stato rifatto nel 2015 e tiene sotto controllo il livello di acidità tramite un’accurata verifica che tiene d’occhio la purezza dell’acqua, l’efficienza dei filtri, la clorazione, l’aspetto chimico fisico: insomma l’insieme dei valori, rilevati attraverso sensori che attingono l’acqua di un serbatoio di decantazione. Perché un problema serio è costituito dal guano dei piccioni che acidifica le acque. Le feci depositate sulle pietre vengono rimosse meccanicamente, ma quelle diluite in acqua necessitano di depurazione.

Insomma: sono stati equilibrati i livelli delle tre vasche per una corretta gestione dei flussi. Il dosaggio degli additivi è gestito da computer, ma l’intervento umano è indispensabile. Questo e molto altro ci spiega cortesemente l’ingegner Daniele Volpi, che afferisce all’Unità Operativa “Sistemi tecnologici e open data energia”. Tutto è pronto e domani, per la Vetusta, scatterà il gran giorno della riconsegna. Anche per chiudere coi fuochi d’artificio un Festival del giornalismo che sta andando come meglio non potrebbe.

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