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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Foligno

Gli addetti allo "scodellamento" sono pochi rispetto agli alunni da servire, il Tar toglie il servizio alla cooperativa

Foligno, per i giudici amministrativi la commissione di gara ha sbagliato ad assegnare i punteggi, a fine anno la distribuzione dei pasti va alla seconda classificata in graduatori

Servizio di “scodellamento”, il Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria cambia tutto e affida la gestione alla seconda classificata nella gara indetta dal Comune di Foligno.

A presentare ricorso la Cristoforo società cooperativa sociale, difesa dagli avvocati Chiara Clementi e Claudia Rigucci, contro il Comune di Foligno, difeso dagli avvocati Salvatore Prestipino e Daniele Miliani, e B+ cooperativa sociale, difesa dall’avvocato Francesco Calabrese.

Motivo del contendere l’affidamento del “Servizio scodellamento” da erogare presso tutte le scuole dell’infanzia destinatarie del servizio di ristorazione scolastica del Comune di Foligno e presso la Scuola primaria di via Santa Caterina, “da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”.

Presentavano la propria offerta B+ cooperativa sociale, Cristoforo società cooperativa sociale ONLUS, Filottete cooperativa sociale di tipo B e Isola cooperativa sociale, che venivano tutte ammesse alla procedura.

A seguito della valutazione delle offerte tecniche e della prescritta riparametrazione dei punteggi, Cristoforo otteneva 80 punti, seguita da Isola con 76,43 punti, da B+ con 75,56 punti e da Filottete con 60,09 punti.

Aperte le buste contenenti le offerte economiche, B+, grazie al ribasso offerto del 15%, si collocava al primo posto della graduatoria con 95,56 punti complessivi, seguita da Cristoforo con 88 punti (ribasso del 6%), da Isola con 83,40 punti (ribasso del 5,23%) e da Filottete con 66,25 punti (ribasso del 4,62%).

La società Cristoforo presentava istanza di accesso all’offerta tecnica ed a quella economica dell’aggiudicataria, alle giustificazioni del prezzo presentate dalla stessa, con particolare riferimento ai costi della manodopera ed ai verbali del subprocedimento di anomalia dell’offerta della medesima aggiudicataria, sollevando delle questioni in relazione al numero di addetti in rapporto a quello degli alunni.

I giudici amministrativi hanno accolto proprio questa parte del ricorso e, a cascata tutti gli altri punti. “Rispetto ai 1.219 alunni iscritti al servizio mensa indicati dalla stazione appaltante nella relazione tecnico-illustrativa, i 27 addetti impiegati nell’erogazione del servizio di cui all’allegato 2 delle giustificazioni di B+ del 24.08.2021 determinano un rapporto tra addetti e fruitori del servizio pari a 1 a 45,148, senza che, ai fini dell’attribuzione del punteggio secondo il criterio tabellare indicato nella griglia di valutazione, possano prendersi in considerazione non meglio precisati (né nella lex specialis, né aliunde) margini di oscillazione delle presenze giornaliere” scrivono i giudici del Tar. Con questi numeri la commissione di gara “non avrebbe potuto esimersi dall’attribuzione all’odierna controinteressata di un punteggio pari a 0 (zero)” invece che 10 punti come avvenuto.

Togliendo quei 10 punti, la cooperativa vincitrice non sarebbe più tale e il servizio spetterebbe alla seconda classificata. E così hanno deciso i giudici amministrativi.umbert

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