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Cronaca Foligno

Foligno, Duomo gremito per l'addio al carabiniere morto per un colpo accidentale

In tantissimi hanno voluto dire addio a Emanuele Lucentini. Il feretro avvolto nel tricolore. Il parroco: "Fare il carabiniere non è lavoro, mi diceva, ma una missione come la tua"

“Fare il carabiniere non è lavoro, mi diceva, ma una missione come la tua”. Duomo di Foligno gremito per i funerali di Emanuele Lucentini, il carabiniere morto, sabato 16 maggio, a causa di un colpo d’arma da fuoco esploso accidentalmente da un collega, nel piazzale della caserma dei carabinieri di Foligno. Il feretro, portato a spalla dai colleghi, era avvolto nel tricolore.

“Sono amico di Emanuele perché l’ho unito in matrimonio con Stefania – ha detto il parroco -. Tre aggettivi definiscono Emanuele: uomo di fede, onesto e coraggioso, vicino a Dio. Non perdeva mai la santa Messa, era vicino a noi, era vicino a noi per aiutarci. Ha compiuto tanti gesti di solidarietà, una persona onesta e coraggiosa che credeva nel suo lavoro che considerava come una missione. Fare il carabiniere non è lavoro, mi diceva, ma una missione come la tua”.

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