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Cronaca

Il Dramma delle Foibe, Perugia e i perugini ricordano il sacrificio degli esuli

La giunta comunale era rappresentata dall’ assessore Lorena Pesaresi. Presenti anche la presidente del Comitato 10 Febbraio, Raffaella Rinaldi, il consigliere Varasano ed il consigliere Castori. Convegno dell'associazione Luciano Laffranco

Il Silenzio suonato da un trombettiere e la deposizione di una corona di alloro in memoria delle Vittime delle Foibe e dell’esodo Giuliano. Nel giorno dedicato (per legge dello Stato) al Ricordo di quei fatti,  si è svolta sotto la pioggia lacerimonia istituzionale nel Parco Vittime delle Foibe di Madonna Alta. La giunta comunale era rappresentata dall’ assessore Lorena Pesaresi. Presenti anche la presidente del Comitato 10 Febbraio, Raffaella Rinaldi, il consigliere Varasano ed il consigliere Castori.

La cerimonia è stata una breve ma solenne testimonianza di partecipazione al dramma che, nel secondo dopoguerra, coinvolsecirca 350 mila istriani, fiumani e dalmati che furono costretti ad abbandonare le proprie terre,  e soprattutto le diverse migliaia di vittime finite nelle foibe del Carso. “Oggi, a dieci  anni dalla promulgazione delle legge che istituì il Giorno del Ricordo – ha detto la Pesaresi -  torniamo ad esprimere non solo la solidarietà con le vittime e la vicinanza alle loro famiglie ma anche l’auspicio che nell’ Europa unita ed in pace questi fatti non accadano mai più”. La presidente Rinaldi ha sottolineato che nella radice della parola “ricordo” è compresa la partecipazione affettiva nei confronti di fatti e persone, ed ha ringraziato l’ Amministrazione comunale per l’ iniziativa. 

L'Associazione Politico Culturale Luciano Laffranco ha partecipato alla commemorazione dei martiri delle FOIBE e gli esuli italiani di Fiume, Istria e Dalmazia, organizzata dal Comune di Perugia, in collaborazione con il Comitato "10 febbraio", presso il parco "Vittime delle foibe" di Madonna Alta.

Dalle 12 si è tenuto, invece, presso la sede dell'Associazione in Via Campo Battaglia 18 Perugia,  un convegno per ricordare e ripercorrere quel particolare periodo storico che ha portato a quell'immane tragedia. Ricordare significa riconoscere il coraggio di chi ha rinunciato alla propria terra, preferendo la propria Patria e non far ripetere queste tragedie: l'indifferenza che c'è stata fino all'approvazione della legge che istituisce la Giornata del Ricordo ha permesso alla Serbia di Milosevic (erede della Jugoslavia del maresciallo comunista Tito) di perpetrare le stessa violenta pulizia etnica, 50anni dopo, in Kosovo.

Hanno svolto le loro relazioni, tra gli altri, il Consigliere Comunale Carlo Castori, il Professor Leonardo Varasano e l'On, Pietro Laffranco. Erano presenti gli studenti universitari di tutti i Dipartimenti dell'Università di Perugia. Le nostre non saranno solo delle testimonianze politiche, ma il tentativo di tenere vivo il ricordo di una pagina della nostra storia nazionale per troppo tempo dimenticata e offesa attraverso l'oblio.

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